ROMA. Attenzione a non ricadere in meschini e convulsi calcoli di convenienze.E lennesimo monito lanciato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Se non si imboccherà la giusta direzione, a farne le spese sarà la credibilità del nostro Paese, della politica e della democrazia.
Il punto fermodovrà essere la stabilità istituzionale, condizione primaria per il rilancio dellItalia e per portare a termine quelle modifiche alla Costituzione che ormai si sono rese necessarie, dice il capo dello Stato. Parlando alla Conferenza dei prefetti, Napolitano ha ribadito che il rinnovamento politico non può prescindere da un rinnovamento morale.
Al bando la corruzione, quindi, ma sarà necessario fare il punto sulla gestione dei fenomeni della immigrazione e dellasilo, alla luce della esperienza più recente, anche su scala europea, quanto da considerare i limiti della nostra legislazione e prassi in materia di cittadinanza.
Da Napolitano arriva anche un invito ai Prefetti affinché prestino attenzione nella gestione dellordine pubblico vista lacuirsi dellesasperazione estremistica e della violenza eversiva legate alla drammatica crisi economica.
Il capo dello Stato si sofferma poi sullazione del governo e sulla necessaria stabilità per il suo operato: Il governo operi serenamente, il Parlamento faccia costruttivamente e con lungimiranza la sua decisiva parte, le forze politiche non ricadano in meschini e convulsi calcoli di convenienze. Ne va della credibilità del nostro Paese della politica e della democrazia in Italia.