ROMA. Via libera del Consiglio dei ministri al disegno di legge costituzionale sulliter delle riforme.
Come ha riferito dal ministro Gaetano Quagliariello, lobiettivo è chiudere lintero percorso entro 18 mesi, rispettando le scadenze fissate da Enrico Letta durante il suo discorso dinsediamento e più volte ripetuto nelle ultime settimane.
Intanto, il primo passo è stato rafforzare ulteriormente larticolo 138 della Costituzione: I referendum possono essere richiesti anche se la riforma supera i due terzi, ha spiegato, specificando inoltre che il cosiddetto Comitato dei 40 non si sovrapporrà con la commissione degli esperti. Niente perdite di tempo, ma una staffetta, quindi. I saggi, poi, non percepiranno alcun compenso.
Lavoreranno a titolo gratuito, ha continuato il ministro, sono previsti solo i rimborsi per le spese di viaggio, nemmeno per quelle di soggiorno.
Il comitato competente per le riforme è composto da venti senatori e venti deputati nominati dai presidenti delle Camere e scelti tra i membri delle commissioni permanenti per gli Affari costituzionali rispettivamente del Senato e della Camera, ha spiegato Palazzo Chigi nella nota sulla riunione di oggi.
Si lavorerà al testo fino alla fine di febbraio 2014 e già per maggio è possibile prevedere la prima lettura di una Camera (settembre per laltro ramo del Parlamento).
Infine, prima di novembre è prevista la seconda deliberazione e lapprovazione finale della riforma, salvo leventuale svolgimento del referendum confermativo che il governo ritiene comunque opportuno che venga svolto.