BARI. Marina Berlusconi vide il video oggetto del ricatto a Piero Marrazzo. Il video fu girato da carabinieri infedeli e nel quale si vede Marrazzo nell’abitazione della trans Natalie.
A dichiararlo è stato Alfonso Signorini, direttore di Chi, che lunedì mattina ha testimoniato al processo sul ricatto allex governatore del Lazio.
Quel video era non era pubblicabile, era una chiara violazione della privacy. Era mia dovere informare il mio editore, Marina Berlusconi a cui mostrai il video, ha detto Signorini. Il direttore del settimanale ha spiegato che ne parlò con il suo editore Marina Berlusconi e con lamministratore delegato della Mondadori, Maurizio Costa.
Era una cosa obbligatoria per la delicatezza del caso e per il personaggio coinvolto. Marina – ha proseguito il direttore – mi disse che ne avrebbe parlato con il padre Silvio, allora premier.
Signorini ha aggiunto che dopo qualche giorno, Marina mi chiamò al fine di prendere contatto con l’agenzia Masi e per dirmi che suo padre aveva parlato con Marrazzo e che quest’ultimo avrebbe contattato la stessa agenzia. Anche per Silvio Sircana (l’allora portavoce del premier Prodi immortalato mentre parla con un trans in una strada di Roma), informai i vertici aziendali, anche se in quel caso non era in gioco la violazione della privacy ma quella della sfera sessuale. Di quel video tenni una copia nel mio pc che poi consegnai ai carabinieri del Ros.