La scuola “Montessori” porta in scena la Divina Commedia

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. “La Divina Commedia…poco divina e molto commedia”. E’ il titolo della rappresentazione teatrale che i bambini della scuola dell’infanzia “Montessori” di Orta di Atella, diretta dalla professoressa Maria De Marco, hanno portato in scena il 31 maggio al teatro “Lendi” di Sant’Arpino.

La rappresentazione costituisce il momento conclusivo di un progetto che ha impegnato gli allievi dai 3 ai 5 anni, che li ha visti protagonisti di un fantastico viaggio immaginario nei tre “mondi” descritti dal sommo poeta fiorentino. L’evento rientra nell’ambito del progetto scolastico “…Dante con Virgilio…insieme a Orta”, che mira a far conoscere l’opera di Dante Alighieri attraverso un percorso didattico capace di entusiasmare i bambini; promuovere l’interesse per lo studio dell’opera dantesca; -riflettere sui peccati più vicini alle monellerie infantili (la golosità, l’avarizia, l’abitudine a raccontare piccole o grandi bugie, la pigrizia); promuovere la riflessione sui valori: “giustizia” e “verità”; promuovere la riflessione sulla corrispondenza “vizio-pena”, “errore-punizione”; valorizzare la tradizione culturale italiana e, nel contempo, quella locale attraverso la figura di Virgilio; riconoscere il contributo fornito da Dante al costituirsi della lingua italiana.

“Nel panorama scolastico italiano si registra una certa marginalizzazione dell’opera dantesca. – commentano i responsabili del progetto – L’insegnamento della Divina Commedia ai nostri giorni non è un anacronismo e la personalità di Dante può e deve essere proposta,come esempio, ai giovani,oggi più che nel passato, perché il senso del giusto e del vero, rischia, ogni giorno di più, di smarrirsi. Dante può insegnare ai giovani che, se la vita è una lotta (mai come ai nostri tempi questa osservazione appare discutibile!), essa va affrontata con serietà e con un corredo di ideali ai quali occorre restare fedeli, per non perdere il rispetto di noi stessi, che è la meta più alta a cui l’uomo possa tendere”.

 In considerazione di ciò, della ricchezza dei contenuti e degli stimoli offerti dall’opera di Dante, emblematica come indagine complessiva sul sapere umano, sull’importanza e potenza del linguaggio, la scuola “Montessori” ha elaborato un progetto didattico adeguato al livello, alle capacità e all’età degli alunni di scuola primaria. Tale percorso, di sensibilizzazione e conoscenza dell’opera dantesca, rappresenta per tutti il punto di partenza di una riflessione sulla lingua Italiana. Anche perché la letteratura di qualità è un eccellente catalizzatore per il pensiero creativo e critico che stimola i bambini a porsi delle domande, a sognare e ad immaginare.

Il progetto, inoltre, si configura come ampliamento dell’Offerta formativa del Circolo e a integrazione di tutte le attività del Circolo. I docenti coinvolti nel progetto ritengono il Sommo Poeta “Uomo” che sa parlare al cuore e alla mente di ognuno, nel medioevo così come nel XXI secolo. E accolgono la “sfida” e ritengono l’incontro con la straordinaria esperienza di Dante una possibilità reale per chiunque, ancora oggi. Caratteristica del progetto sarà “ il viaggio”. Il viaggio che è: fantasia, meraviglia, stupore, curiosità, mistero, desiderio, intuizione, riflessione, ricerca, scoperta, costruzione, domanda, silenzio, ascolto, dialogo, amicizia, relazione. Il viaggio è una metafora che troviamo nella poesia, nella letteratura anche per l’infanzia, così come lo troviamo nel cinema, nell’arte, nel cibo e nella vita quotidiana.

Il “viaggio” dell’istituto “Montessori” si articola come: percorso sia per conoscere se stesso, sia per conoscere l’altro – esplorazioni senso – percettive attraverso le quali, l’alunno acquisisce la capacità di osservare e di cogliere tutte le qualità dell’ambiente e della vita che lo circonda. – costruzione di un percorso di relazione, di comunicazione e d’empatia. Obiettivi: affrontare con curiosità e ricerca letture diverse; favorire l’esplorazione e la riflessione su contesti diversi; cogliere nelle esperienze il piacere del fare e del conoscere; favorire il gusto estetico; cogliere i diversi punti di vista; formulare proposte, ipotesi e soluzioni organizzative.

Per aprire gli occhi, afferrare le

allegorie, capire la bellezza della

lingua italiana, scoprire la

perfezione del linguaggio

matematico, colorare le emozioni,

cogliere la musica delle parole…

«Non fa scienza, sanza lo ritener, l’avere inteso» (Paradiso V, 41-2):

“niente vale imparare, se non si tiene a mente”.
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