SANTARPINO. Il leader dellopposizione, Francesco Capone, ha animato la discussione nel corso del Consiglio comunale di martedì sera,accusando lintera compagine di governo, primo fra tutti il sindaco Eugenio Di Santo.
In particolare, lintervento dell’ex candidato sindaco è giunto nel corso del dibattito sullapprovazione del conto consuntivo e non ha ricevuto alcuna risposta.
Capone ha sottolineato come questo vero e proprio disastro economico, altro non è che la conseguenza diretta del sistema creato nel corso degli ultimi cinque anni da Di Santo.Un sistema scellerato utile solo allo stesso sindaco ed in particolare alle sue manie personali che ne hanno tratto enormi benefici. Un sistema il cui primo affiliato è Salvatore Brasiello,che ancora oggi viene a parlare in questa Assise senza aver avuto alcuna legittimazione popolare. Ma cosa volete che conti per questi signori il voto popolare? Brasiello è in sella perché è funzionale al sistema. Lui deve, attraverso artifizi e raggiri, fare il miracolo: far tornare i conti sballati del Di Santo, a discapito delle famiglie santarpinese. Altro esponente di spicco del sistema è il vicesindaco Gianluca Fioratti, di cui vorremmo sapere per trasparenza chi chi gli finanzia le campagne elettorali.Infine vorrei chiedere al capogruppo di maggioranza, Angelo Lettera, se per caso conosca, o meglio ancora sia imparentato, con gli ingegneri che hanno beneficiato di un incarico riguardante il mai nato auditorium comunale per i quali hanno ricevuto allincirca 200mila euro? E si preparano a riceverne altri. Ma anche a questa domanda, come a tutte le altre del resto, non ho ricevuto nessuna risposta. Risposte che sarebbero indispensabili per capire come mai oggi SantArpino sia diventato un paese che per la prima volta nella sua storia abbia sforato il patto di stabilità con gravissime conseguenze per lintera comunità.