Il 13 giugno si insedia la seconda consiliatura targata Di Santo

di Redazione

 SANT’ARPINO. La nuova squadra di Eugenio Di Santo si riunisce per il primo consiglio comunale che si terrà giovedì 13 giugno a partire dalle ore 17.30.

Dopo la costituzione della nuova giunta, dunque, il primo consiglio comunale sarà un appuntamento importante che segue la vittoria di “Alleanza Democratica per Sant’Arpino” e la riconferma del sindaco Di Santo. Otto i punti all’ordine del giorno. Innanzitutto la convalida degli eletti, saranno poi nominati il Presidente e il Vicepresidente del Consiglio Comunale, si discuterà dell’approvazione degli indirizzi generali di governo, sarà effettuata la nomina delle commissioni consiliari permanenti e della commissione elettorale, verranno definiti gli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del comune presso enti, aziende e istituzioni, ci sarà la comunicazione del sindaco in ordine alla composizione della giunta comunale. Inoltre sarà presentata una mozione di solidarietà per la vertenza Indesit.

“Subito dopo la vittoria della nostra coalizione – dichiara il sindaco Di Santo – ci siamo messi a lavoro per la costituzione della giunta e per proseguire lungo il percorso già intrapreso dalla nostra amministrazione. Il primo consiglio comunale sarà l’inaugurazione ufficiale della nostra nuova amministrazione. Il nostro programma nasce dalla consapevolezza che è necessaria un’azione propulsiva a 360 gradi e che investa la valorizzazione del territorio, la tutela dell’ambiente, le politiche sociali, quelle culturali e scolastiche, con un occhio di riguardo sempre rivolto alle categorie più deboli. E un canale preferenziale sarà sempre riservato ai giovani. Approfitteremo di questo consiglio comunale – conclude – per manifestare tutta la nostra solidarietà ai lavoratori dell’Indesit, tra i quali un nostro consigliere, Domenico Cammisa, e alle loro famiglie. Ancora una volta infatti assistiamo ad una azienda che dopo aver ricevuto finanziamenti da parte dello Stato Italiano sta delocalizzando all’estero gettando nello sconforto migliaia di famiglie e provocando una forte depressione a livello occupazionale e sociale di intere aree che già stanno subendo le conseguenze della crisi economica. Siamo in un momento delicato e difficile per l’economia nazionale e mondiale ed è nostro preciso dovere fare il possibile per sostenere chi è in difficoltà. L’obiettivo è e dovrà essere da qui in poi far rimanere il lavoro in Italia”.

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