Flop dei saldi, i sindacati: “Colpa della crisi”

di Nicola Rosselli

 AVERSA. “Se i saldi sono andati male e lo sono da diversi anni, non è colpa di nessuno ma soltanto della crisi che attanaglia tutta l’Italia.

Se la
manifestazione non è riuscita, invece, si deve dare la colpa all’organizzazione
inesistente e se qualcuno ha pensato che bastava affiggere qualche manifesto e
per incanto tutto si sarebbe predisposto, vuol dire che non ha capito lo
spirito e l’indolenza che pervade l’intero comparto. Se qualcuno ha pensato che bastava dare il benestare, due
giorni prima della scadenza, vuol dire riconoscere alle Associazioni di Categoria
una capacità organizzativa non comune, che non riteniamo di avere”.

A parlare,
all’unisono i responsabili cittadini di Confesercenti e Ascom, Pina Giordano e Franco Candia che, dopo il silenzio dei giorni scorsi, prendono le
distanze dal modo in cui l’amministrazione comunale ha supportato l’iniziativa
Saldi a Mezzanotte. “Comunicare alla clientela, specialmente quella dei paesi
limitrofi, – hanno continuato i due – la manifestazione attraverso “vela
itinerante” e spot radiofonici, organizzare delle degustazioni tipiche e
animazioni varie per le strade interessate, occorre un po’ di tempo, di certo
non due giorni. Tutto questo serviva a convincere i commercianti a “tirare”
fino alla mezzanotte perché per strada ci sarebbero stati dei nuovi potenziali
clienti, attirati dalla novità, e non solo quelli “classici” del sabato sera”.

Partendo da queste considerazioni, Candia e Giordano rivelano che: “Due giorni
prima della manifestazione, le Associazioni di Categoria, telefonicamente,
hanno avvisato l’Assessore al ramo che era tardi per organizzare, ma il
manifesto è uscito lo stesso. Allora una domanda, a noi Associazioni e alle
persone di buon senso viene spontanea, questa “contrapposizione strumentale” e
adesso siamo noi che usiamo questa frase, a chi giova? Qualche anno fa, e i
commercianti se lo ricordano benissimo, ci furono degli scontri durissimi con
l’Amministrazione di allora e il commercio, tutti e due ne uscirono malamente,
con una differenza, che la politica passa e i commercianti sono ancora qui”.

In
conclusione l’appello: “Quindi, sindaco, assessori e consiglieri, le
associazioni servono per dare un contributo alle attività cittadine e se
qualche volta non sono d’accordo con le decisioni che prendete, non cercate di
estrometterle, ma pensate che comunque attraverso ragionamenti condivisi ed
esperienza accumulata negli anni, danno dei consigli. Se comunque credete di essere degli
infallibili, pensate che il danno ricade tutto sulle nostre attività, che
rimangono ancora le uniche trainanti dell’economia della nostra città”.

Sulla vicenda c’è da
registrare anche una dichiarazione dell’assessore Raffaele De Gaetano che ha affermato: “L’amministrazione non ha
organizzato nessuna manifestazione, ma solo concesso un patrocinio senza oneri
per mancanza di fondi, limitandoci a prevedere parcheggi gratuiti e a
prolungare la ztl sino a mezzanotte in alcune aree della città”. Allora, viene
da chiederci: perchè quel manifesto che annunziava l’iniziativa?

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