Movida in Via Michelangelo: i cittadini accusano le istituzioni

di Redazione

 AVERSA. Anche nell’ultimo weekend il tratto di via Michelangelo, al confine tra Aversa e Lusciano, per i residenti si è trasformato in un “girone infernale” per via del caos provocato dalla movida.

Auto che scorazzano, musica ad alto volume e, a volte, risse tra ragazzini che, probabilmente, escono di casa proprio con quella intenzione. C’è chi accusa l’amministrazione e le forze dell’ordine, impegnate troppo a vigilare sull’altro scenario di movida in via Seggio, ponendo in secondo piano la situazione di via Michelangelo. Addirittura qualcuno, ormai in preda all’esasperazione, starebbe meditando di vendere l’appartamento e andare a vivere altrove.

“Viviamo ai confini della realtà, in un luogo dove non c’è alcuna regola se non quella del disordine e della violenza”, scrivono i residenti in una mail, chiedendosi. “Aspettiamo che ci scappi il morto? E poi, magicamente, compariranno i rappresentanti delle istituzioni, addolorati, solo per fare l’ennesima passerella, per poi ripiombare nel silenzio”.

Alcuni cittadini si sono riuniti in comitato e ora scrivono al sindaco e alle forze dell’ordine affinché pongano in essere immediati provvedimenti.

Ecco la lettera, che pubblichiamo integralmente: Ad Aversa la cosiddetta “movida” non è solo il fenomeno, balzato più volte agli onori della cronaca, localizzato nel centro storico, in via Seggio in particolare. Il tratto finale di via Michelangelo infatti, (dall’incrocio con via D’Acquisto sino al punto in cui interseca via Pastore, passando dinanzi alla facoltà di Ingegneria), che già di per sé si caratterizza come porzione di territorio ad elevata densità abitativa nonché sede di una facoltà universitaria e di numerose attività commerciali, durante il fine settimana diviene naturale centro attrattivo per centinaia di giovani, per la maggior parte provenienti dai comuni limitrofi.

L’aggravarsi delle condizioni di vivibilità della zona è dovuto, in primis, al crescere esponenziale del traffico veicolare che, non regolato dalla presenza di polizia municipale né limitato da meccanismi come la Ztl, espone la popolazione residente, in maniera eccessivamente prolungata, a livelli di inquinamento ambientale ed acustico non sostenibili ed evidentemente eccedenti rispetto alle normative che regolano la materia. I conseguenti danni alla salute, provocati dal traffico veicolare, fanno il paio con la reiterata inciviltà degli avventori delle locali attività commerciali, ai quali, nelle sere del fine settimana, è praticamente concesso qualsiasi deprecabile comportamento, data la altrettanto reiterata assenza di polizia municipale o forze dell’ordine: si va dalle più comuni infrazioni al codice della strada, perpetrate a danno dei pedoni, a fenomeni di parcheggio selvaggio in divieto di sosta dinanzi all’entrata dei condomini; da comportamenti ormai consolidati come il pubblico urinare su spazi comuni e dinanzi a private abitazioni, sino ad episodi sempre più frequenti di violenza (risse, etc), a causa dei quali è altrettanto frequente che necessiti il sopraggiungere di ambulanze. Il tutto è naturalmente agevolato dalla totale mancanza di controllo sul rispetto delle leggi che vietano ai gestori di attività commerciali la vendita di alcolici ai minori.

La popolazione residente ha più volte segnalato alle autorità competenti l’insostenibilità della situazione, preoccupante dal punto di vista della salute pubblica e a dir poco esplosiva da quello della sicurezza ed agibilità della zona, vista la sua completa impraticabilità non solo per i privati cittadini ma anche e soprattutto per eventuali mezzi di pubblico soccorso. Conciliare le giuste esigenze di giovani ed operatori commerciali con quelle, altrettanto giuste dei residenti, i quali non vogliono e non devono sentirsi privati dei propri diritti di libertà, salute e sicurezza personale, è dovere di chi ha il compito di amministrare la città.

Al momento, e da troppo tempo ormai, in questa zona, sembrano esser garantiti solo i diritti dei primi, mentre ai residenti non resta che accettare con rassegnazione e nel totale disinteresse dell’istituzioni, una situazione oggettivamente insostenibile.

In questo senso si ritiene opportuno ed urgente:

Garantire, almeno dal venerdì alla domenica, dalle ore 20 e fino alla chiusura delle attività commerciali presenti in zona, la presenza stabile della polizia municipale, al fine di regolare il traffico veicolare e garantire il normale rispetto della legge, a partire, ad esempio, dall’ordinanza sindacale recentemente emessa che obbliga i gestori ad interrompere la musica entro le 24 e a chiudere l’attività entro le ore 2;

Segnalare alle forze dell’ordine, a supporto del lavoro della polizia municipale, la necessità di un più assiduo controllo della zona nei giorni e negli orari segnalati, visti gli episodi di violenza e criminalità sempre più frequenti;

Sperimentare nei suddetti giorni ed orari anche in questa porzione di territorio il meccanismo della Ztl, magari convogliando il flusso veicolare verso i numerosi parcheggi presenti in zona (ad esempio quello di via Pastore, di proprietà della facoltà di ingegneria, e di via Plauto, di proprietà comunale, ma anche quello in territorio di Lusciano, sempre su via Pastore, antistante il campo sportivo) dei quali, in quei giorni, deve esser garantita la fruibilità.

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