Patrocinio al Centro Santulli, Galluccio: “Inopportuno”

di Redazione

Paolo GalluccioAVERSA. Il presidente della commissione politiche sociali, Paolo Galluccio, contesta la decisione del Comune di patrocinare le giornate di prevenzione del centro “Cinzia Santulli”, di proprietà del consigliere Paolo Santulli.

In una nota, Galluccio spiega:

“E’ giusto e doveroso che Vi sia un dovuto quanto opportuno approfondimento inerente l’iniziativa intrapresa dall’Osservatorio politico sociale “Libero”, col patrocinio del Comune di Aversa ed in collaborazione col Centro “Cinzia Santulli” avente l’obiettivo di prevenire patologie e valutare casistica di patologie a carico dell’apparato digerente dei cittadini aversani, il tutto, sotto l’egida ed esperta messa a disposizione del dottor Paternuostro. Le considerazioni di natura politico-amministrativa oltre che di opportunità sono doverose.

Ed invero, non mi permetto di entrare nel merito indiscutibile e sulla professionalità riconosciuta del dottor Paternuostro che non conosco personalmente ma solo per le sue capacità, ma mi chiedo, offrire gratuitamente una prestazione professionale all’interno di una struttura privata, Centro ‘Cinzia Santulli’, di ‘proprietà’ del consigliere Paolo Santulli ed avere il patrocinio del Comune è una cosa opportuna? La domanda, naturalmente, è retorica.

Non sarebbe stato più ‘opportuno’ patrocinare un’attività di tal guisa presso una struttura pubblica o, più semplicemente, presso lo stesso reparto di gastroenterologia dell’Ospedale di Aversa e, magari, (consentitemi l’inciso campanilista) con professionisti locali che mi sembrano per capacità e fama alla stregua del suindicato eccellente professionista?! Mi verrebbe proprio da dire che spesso il concetto di opportunità, dico opportunità, e non opportunismo, non viene preso per nulla in considerazione.

Al di là di tali argomentazioni, poi, Mi duole dover fare una ulteriore precisazione di coerenza e conformità ai principi, valori ed ideali della campagna elettorale del gruppo ‘Noi Aversani’. Più precisamente, infatti, uno dei vari slogan del movimento cui faccio parte era un cartello che simboleggiava le nuove strade che noi, qualora gli elettori ci avessero eletto, avremmo percorso, tra cui, direzione – trasparenza. Orbene, nel caso di specie, mi sono chiesto, con quale atto di natura amministrativa, su cui ciascuno può avere l’esercizio di controllo, sia stato concesso tale patrocinio? Probabilmente da neofita della politica non sono a conoscenza che la fattispecie di cui in argomento si possa qualificare strictu sensu quale patrocinio di fatto.

Ad ogni buon conto, quand’anche ci fosse tale nuova fattispecie, la stessa non è conforme ai principi per i quali in campagna elettorale mi sono battuto. Ne ho fatto uno dei punti fermi e per i quali, avendomi dato l’elettorato ampio mandato, in maniera inflessibile e coerente, mi batterò fino alla fine”.

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