Pdl, Luciano richiama i dissidenti: “Non e’ il modo di stare in un partito”

di Antonio Arduino

Luciano LucianoAVERSA. Dello Vicario, Della Valle e Michele Galluccio volevano un chiarimento dai vertici del Pdl, lo avevano chiesto con una lettera trasmessa al coordinatore cittadino del partito, Luciano Luciano, ed il chiarimento c’è stato.

E’ arrivato nel corso di una seduta del direttivo tenuta nella serata di mercoledì che ha visto come unico assente, preannunciato, il consigliere Della Valle e non sembra che l’esito sia favorevole al trio che potrebbe essere messo fuori dal partito.

“Non c’è alcun contrasto tra sindaco e Pdl che condivide l’azione del primo cittadino perché, sui grandi temi, c’è concertazione. Se i tre consiglieri ex An intendono essere distinti e distanti facciano pure ma è solo una posizione loro personale. Se intendono continuare nell’azione che hanno intrapreso il direttivo è stato chiaro: non è quello il modo di stare in un partito, perché se ci sono punti di discussione con il primo cittadino occorre valutarli tutti assieme e poi intavolare un discorso politico con il sindaco. Un discorso che non può avvenire nel modo usato dai tre consiglieri, praticamente fin dal giorno successivo al voto”.

Sintetizza così quanto avvenuto nel corso del direttivo in cui sono stati nominati il vicecoordinatore e il tesoriere nelle persone, rispettivamente, di Teresa Fischiello e Nicola Torromacco. “Come sottolineato da tutti i componenti del direttivo – continua Luciano – il modo usato dai consiglieri ex alleanzini non è quello da tenere se si è in un partito ma equivale ad esserne fuori”.

“Considerando – aggiunge – che hanno affermato chiaramente di non intendere seguire le indicazioni del capogruppo e di voler continuare ad agire a modo loro non possono restare nel partito mantenendo una condizione ambigua distinta e distante”.

“Naturalmente – prosegue il coordinatore – non spetta al direttivo cittadino decidere se accettare o meno questo comportamento né quali eventuali provvedimenti vadano presi. La questione va analizzata a livello provinciale. Per questo riferirò al coordinatore provinciale Giuliano e aspetteremo le decisioni”.

“Ma – commenta – appare scontato che se i tre ex alleanzini non vorranno adeguarsi alla linea del partito dovranno uscirne”. “Unica osservazione arrivata dal direttivo – ricorda Luciano – è relativa all’ingiustificato riferimento alla passata amministrazione fatta dal sindaco nella valutazione di atti che vengono messi in discussione solo per contestare il comportamento di singoli componenti”.

“Per il futuro il direttivo – aggiunge – fa invito al primo cittadino di analizzare con i responsabili quelle che considera possibili anomalie prima di rendere pubbliche le sue perplessità, perché non è giusto fare di tutta l’erba un fascio parlando della passata amministrazione”. “Ovviamente – conclude Luciano – siamo favorevoli all’invio di atti in Procura ogni qualvolta lo riterrà necessario per fare chiarezza”.

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