Pdl, Sagliocco: “Dissidenti? Io vado a carro armato!”

di Antonio Arduino

 AVERSA. Puntuale e dura arriva la replica del sindaco Sagliocco alla “missiva riservata”, finita però su tutti media locali, trasmessa al commissario cittadino del Pdl dai consiglieri ex An, oggi Pdl, Della Valle, Dello Vicario e Galluccio, …

… per ufficializzare la scelta di essere “distinti e distanti” dal rapporto di sudditanza ch avrebbe il partito di riferimento nei confronti del sindaco, sostenendo incondizionatamente un governo cittadino definito, eufemisticamente, monocratico.

Nella nota i tre consiglieri, tutti ex assessori della precedente amministrazione, contestano “la mancanza di condivisione (in città non si parla d’altro), assenza di programmazione e una continua e sistematica opera di esproprio delle funzioni del Consiglio e della Giunta. Il tutto ben condito con tante interviste/denunce, che, oltre ad essere oltraggiose mediamente verso tutti gli esponenti del Pdl, sono anche mistificatrici”.

“Queste sono le parole usate dai tre consiglieri per contestare l’operato dell’amministrazione, ma la realtà è un’altra”, dice Sagliocco. “Il mio modus operandi, tra gli argomenti di discussione in occasione della inaugurazione della nuova sede del Pdl che ha visto la presenza dei vertici del partito, non solo è stato approvato ma – ricorda Sagliocco – ha ottenuto anche il pieno appoggio del coordinatore provinciale Pasquale Giuliano che mi ha invitato a proseguire usando la inequivocabile espressione ‘vai a carro armato’”.

“Il vai a carro armato – continua il sindaco – si riferisce alla verifica di atti che danno occasione di avere, quanto meno, delle perplessità sull’operato di chi mi ha preceduto negli ultimi venti anni”. “Perché – spiega – quando si riesce a spendere 70mila euro per realizzare un’opera in cui era prevista una spesa di 700mila euro, quando si riesce a concludere un contenzioso vecchio di vent’anni senza rimetterci un euro, anzi guadagnando a costo zero servizi per la città come nel caso del contenzioso con la Ctp, quando risolve una problematica complessa quale era quella presentatasi con la questione dei parcheggi orario e la società gestrice, quando si economizza sul servizi di igiene urbana senza ridurne l’efficacia ma, anzi, accrescendola non si può certo affermare che era necessaria la condivisione. Su questi temi non c’è possibilità di disaccordo. Di sicuro è interesse di tutti dare servizi alla città a prezzo giusto e con la dovuta qualità, così quando si può conseguire questo obiettivo non credo sia necessaria alcuna concertazione. La condivisione è intrinseca, è automatica”.

“Se poi ci si risente quando un sindaco – osserva Sagliocco – intende fare chiarezza su questioni in cui gli atti evidenziano qualche ombra nell’iter seguito, come nel caso dell’edificio del Suap di piazza Crispi, dove si realizzano due piani in meno rispetto al progetto di partenza ma si spende di più, o quella della bonifica dell’area standard di via Guido Rossa, dove si spende 10 volte meno di quanto era stato previsto obbligando un primo cittadino a porre gli atti all’attenzione della Procura affinché sia fatta chiarezza, viene automatico chiedere perché”.

“Se a questo si aggiunge che le contestazioni, definite ‘diritto di critica’, arrivano sempre dai medesimi consiglieri fare chiarezza è d’obbligo e non c’è alcuna ragione di parlare di sudditanza di una parte politica nel governo della città”, conclude Sagliocco.

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