Restaurata l’icona di San Camillo

di Redazione

 AVERSA. Domenica 14 luglio, alle 11, all’ex Casa del Fascio, in via Roma, ci sarà l’inaugurazione dell’icona di San Camillo de Lellis.

Un’edicola votiva rimasta abbandonata per anni e riconsegnata alla Città grazie all’intervento del gruppo Masci – Movimento anziani scout cattolici italiani – Aversa 1. L’edicola votiva, posta sulla facciata esterna dell’ex Palazzo del Fascio, un edificio costruito nel XIII Secolo per essere adibito ad ospedale e, con la chiesa demolita intorno al 1950, fu intitolato a S. Eligio. Nel 1422 Giovanna II donò l’ospedale di S.Eligio all’Annunziata promuovendo l’accorpamento delle strutture assistenziali negli A.g.p. con gestione affidata a laici. Verso la fine del XVI Secolo l’edificio fu concesso ai Padri Crociferi se-guaci di S. Carlo Borromeo e, nel 1857, finalmente ai Camilliani.

Varie vicissitudini storiche portarono l’edificio ad essere Casa del Fascio e, poi, commissariato di Polizia negli anni Cinquanta del secolo scorso. Oggi è usato come archivio comunale. I fratelli scout del Masci Aversa 1 che hanno preso a cuore i “valori storici” della antica Città Normanna ( sin dal 1994 si erano occupati del restauro del monumento a Cimarosa alla Ferrovia), hanno adottato l’icona di San Camillo che dista solo un centinaio di metri dalla loro sede. Potendo contare tra i propri associati tecnici ed operatori di Beni Culturali, il Masci Aversa 1 si è fatto carico di curare la preparazione degli atti amministrativi e progettare le procedure per un compiuto restauro dell’icona.

Determinante è stato il continuo sollecito del tenente di polizia municipale Franco Marino che per un’intera vita lavorativa, transitando spesso per via Roma, puntualmente non riusciva a distogliere lo sguardo dalla “cadente” immagine del Santo di cui ignorava persino il nome. Gli studi e le indagini dei fratelli “mascini” rivelarono l’arcano mistero dell’icona ad un “raggiante” Franco che, grazie all’intervento senza lucro dello specialista Francesco Della Volpe, con allestimento del cantiere a cura della Magno Costruzioni ed una protezione in vetro offerta dalla Vetreria Iommelli, con tutta la Città, può oggi ammirare il San Camillo ritrovato ed elevargli una preghiera per gli infermi.

Domenica, alle 11, sarà celebrata una messa nella parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo (Madonna di Casaluce) dal parroco don Peppino Criscuolo e successivamente ci sarà l’inaugurazione dell’icona restaurata.

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