SAN CIPRIANO. Lo scorso 18 luglio i carabinieri di Caserta eseguirono un fermo di indiziato di delitto a carico di Mosvaldo Luigi Caterino, 21 anni, di San Cipriano dAversa, ritenuto responsabile di tentato omicidio plurimo, a danno di Pierluigi Vassallo, 21 anni, di Casal di Principe, e Vittorio Emanuele DellAquila, 26 anni, di Giugliano.
Il provvedimento scattava a seguito dellindagine sullaccoltellamento, verificatosi il 30 giugno, al libo Sirenetta di Castel Volturno, in località Ischitella, quando, nel corso di una festa privata, Vassallo e DellAquila venivano raggiunti da numerosi fendenti e trasportati durgenza alla clinica Pineta Grande, ricoverati in prognosi riservata.
Dalle indagini emergevano le fasi esecutive del delitto e il movente, riconducibile ad una precedente lite, avvenuta anni prima, il 15 maggio 2009, nellIstituto tecnico commerciale di Casal di Principe tra Caterino e Vassallo, allepoca studenti della Ragioneria.
Caterino, come riferito dagli investigatori, quella sera del 30 giugno non avrebbe esitato, allinterno dellaffollatissimo locale, a colpire ripetutamente il coetaneo e a infierire su di lui anche quando, dopo i primi colpi, si accasciava a terra. Solo il provvidenziale intervento di DellAquila, colpito anchegli gravemente, riusciva in qualche modo a sottrarre Vassallo dalla furia omicida.
Inizialmente i militari dell’Arma hanno avuto difficoltà nelle indagini,dinanzi allatteggiamento omertoso delle vittime e dei numerosi presenti alla festa, alla quale parteciparono circa 1500 persone. Poi lacquisizione di inconfutabili elementi ha indotto le vittime a collaborare, fornendo dichiarazioni in grado di particolareggiare tutti gli aspetti della vicenda.
Caterino, dopo il fermo, è stato ascoltato dal giudice per le indagini preliminari e sottoposto agli arresti domiciliari nella sua abitazione di residenza, a San Cipriano, in attesa di ulteriori decisioni dellautorità giudiziaria.