SOFIA. Circa duemila persone hanno assediato, dalla serata di martedì, il Parlamento di Sofia, in Bulgaria, intrappolando, per otto ore, oltre un centinaio tra deputati, ministri e giornalisti bulgari nel palazzo.
Le forze dellordine, intorno alle 3 della scorsa notte, sono riuscite a creare un corridoio tra i dimostranti, in piazza ormai da 40 giorni contro la decisione del governo di nominare il magnate dei media, Delyan Peevski, già coinvolto in scandali di corruzione, a capo dei servizi di sicurezza.
In realtà, il governo ha già fatto marcia indietro ma ciò non è bastato a calmare gli animi dei manifestanti che, accusando i parlamentari di immoralità, chiedono le dimissioni dellesecutivo socialista guidato da Plamen Orecharski, a poche settimane dal suo insediamento, e nuove elezioni. Dalle proteste sono nati scontri, con una ventina di manifestanti feriti. Tra i contusi anche due poliziotti.
La Bulgaria, il Paese più povero dellUnione europea, vive una grave crisi politica provocata dalla recessione economica globale. A febbraio il governo di destra di Boiko Borisov è caduto a seguito delle continue manifestazioni di piazza contro le misure di austerità. Dalle elezioni anticipate, tenutesi il 12 maggio, è uscito un governo tecnico sostenuto dalla sinistra. Ma il malcontento non ha fatto che crescere e sfociare in nuove proteste.