Appello della Boldrini: “Emergenza si chiama disoccupazione”

di Mena Grimaldi
 ROMA. “Da quando
sono stata eletta Presidente della Camera, in poco più di tre mesi, ho ricevuto
oltre venticinquemila lettere e messaggi, la stragrande maggioranza dei quali
sono di persone che denunciano o lamentano ingiustizie e difficoltà economiche
insormontabili. Chiedono alle Istituzioni di essere ascoltati, di non voltare
la testa altrove”.

Così il presidente della Camera, Laura Boldrini, ritorna a parlare della disoccupazione in Italia e
lancia un allarme.

“La grande emergenza dell’Italia si chiama disoccupazione. Manca
il lavoro e quando c’è, è precario e sottopagato”, dice la Boldrini nel suo
intervento d’apertura alla presentazione della Relazione annuale sull’attività
svolta dalla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero
nei servizi pubblici essenziali, che si è svolta a Montecitorio presso la Sala
della Regina.

“La morsa della crisi continua a infliggere colpi durissimi alla
nostra struttura produttiva e soprattutto alle famiglie italiane”, continua il
presidente.

“Si attende, in alcuni casi da anni, il rinnovo di importanti
contratti nazionali di lavoro. Gli enti locali non sono nelle condizioni di
corrispondere alla domanda di tutela sociale che viene loro rivolta da fasce
crescenti di nuovi poveri. Tutto questo – prosegue Boldrini – rende la tenuta
del Paese e la credibilità delle istituzioni estremamente fragili, mentre si
diffonde l’angoscia e cresce la tensione sociale”.

La Boldrini, nel suo intervento,
parla di come la disoccupazione abbia colpito maggiormente le donne, escluse
spesso dal mercato.

“Cito questo dato – dice – per dare conto di una sofferenza
grave, diffusa in ogni parte del Paese. Ne è drammatica testimonianza il numero
di persone che si tolgono la vita, perchè schiacciati dalla povertà, dalla
perdita di ogni speranza e dalla solitudine”, conclude il presidente della
Camera.

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Redazione
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