comportamento dell’ambasciatore kazako a Roma sul caso Ablyazov è stato
intrusivo e inaccettabile. Lo ha detto il ministro degli Esteri Emma Bonino in Senato.
Sale,
dunque, la tensione tra Italia e il governo kazako sul caso Ablyazov. Astana ci
ha fatto sapere di volere buoni rapporti con l’Italia- ha aggiunto Bonino –
Ritengo evidente che, dopo questo episodio, la qualità dei rapporti dipenderà
dalla disponibilità dei responsabili di Astana a dare la loro imprescindibile
collaborazione e pieni diritti e libertà di movimento ad Alma: valuteremo,
tempestivamente, le misure più opportune da adottare nei confronti dell’ambasciatore
Yelemessov.
Il fatto che, dopo quanto successo, l’ambasciatore kazako in Italia
sia praticamente inutile è solo un punto di vista ha aggiunto.
Lunedì scorso
il ministro degli Esteri Emma Bonino aveva osservato che l’ambasciatore kazako
non sarebbe più una persona utile ai kazaki perchè dopo quanto accaduto non
lo riceverebbe più nessuno.
Il
Kazakistan non ha nessun problema a rimandare indietro Alma Shalabayeva e sua figlia ma l’Italia deve fornire garanzie.
Lo ha detto il vice premier kazako Yerbol
Orynbayev al termine del Consiglio di cooperazione Ue-Kazakistan svoltosi a
Bruxelles.
Se l’Italia è pronta a dare garanzie che Shalabayeva tornerà in
Kazakistan in caso venga chiamata a testimoniare in un processoil governo
kazako non ha nessun problema a lasciarla ripartire. Il vicepremier ha però
tenuto a sottolineare che Shalabayeva in Italiarischia quattro anni di
prigione per il suo passaporto falso: quindi il suo rientro è in dubbio.