Far west nel Varesotto: ex vigile urbano spara a sindaco e vicesindaco

di Redazione

Laura PratiVARESE. Un vigile urbano sospeso dal servizio è entrato martedì mattina nella casa comunale di Cardano al Campo, in provincia di Varese, e ha sparato alcuni colpi di fucile contro il sindaco, Laura Prati, 49 anni, rimasta gravemente ferita all’addome e ricoverata all’ospedale di Gallarate.

Colpito, alla testa e all’addome, anche il vicesindaco e assessore all’urbanistica e ai lavori Pubblici, Costantino Iametti, 76 anni, trasportato in elicottero all’ospedale diVarese. Entrambi sono stati dichiarati, in serata, fuori pericolo.Un agente della polizia locale è subito intervenuto sul posto e l’aggressore gli ha sparato, mancando però il bersaglio.

L’uomo è poi fuggito a bordo di un’auto. A circa un centinaio di metri dal municipio si è però fermato nella sede locale della Cgil. Entrato con le armi in pugno, ha costretto i presenti a uscire, per poi lanciare una piccola molotov artigianale nei locali.

Risalito in auto, l’ex vigile ha incrociato sul territorio del comune di Gallarate una pattuglia della polizia, impegnata con i carabinieri nella caccia all’uomo.E’ stato poi raggiunto dai poliziotti del commissariato di Gallarate davanti alla discoteca Nautilus.Quando è stato bloccato non siè arreso, anzi ha sparato ancora colpendo un finestrino dell’auto della volante che lo stava inseguendo. Una volta immobilizzato, sulla sua auto è stato trovato una sorta di arsenale: due pistole, una carabina, un fucile e una miriade di munizioni. Prima di essere trasferito in Procura, è stato medicato in ospedale per alcune contusioni.

Giuseppe Pegoraro,questo il nome dell’autore del folle gesto, era stato sospeso dalla polizia municipale, di cui era comandante,a causa di una truffa che aveva coinvolto anche altri dipendenti, anch’essi sospesi.Si tratterebbe della “truffa del cartellino”, per cui i dipendenti del Comune timbravano le presenze anche per i colleghi assenti. Residente a Busto Arsizio, da circa tre anni lavorava nell’ufficio tecnico occupandosi di ecologia.

Si indaga, ora, sul movente del delitto. Mentre si allontanava alcune persone presenti avrebbero sentito dire a Pegoraro di aver “regolato i conti”. “Mario, vai via!”: è stata questa la lapidaria frase detta dall’uomo a un passante che conosceva da tanti anni e che ha incrociato intorno alle 8.30 davanti al municipio, alle spalle della chiesa della cittadina. “Quando l’ ho visto scappare dalla piazza del Comune aveva in mano solo una pistola ma so che quando è stato preso aveva con sé due pistole e un fucile a tracolla”, ha detto il testimone.

Il 4 giugno scorso la commissione disciplinare, scaduto il primo periodo di sospensione, aveva riesaminato la pratica, confermando il provvedimento nei confronti dei cinque vigili coinvolti e avviando la procedura di licenziamento per altri due. Secondo l’assessore comunale al Bilancio, Enrico Pozzi, Pegoraro sarebbe potuto rientrare al lavoro dal primo gennaio 2014 e già era allo studio l’apposita ordinanza di reintegro. Il 17 giugno, Pegoraro, apparso molto scosso per la conferma della sospensione per altri sei mesi, aveva presentato ricorso al giudice del lavoro. Viene descritto come una persona che non si rassegnava alla condanna nei suoi confronti che riteneva ingiusta. La pista, dunque, sarebbe quella della vendetta.

“Non mi risulta che l’uomo avesse problemi psichici, ma alcuni anni fa era successo che nel corso di una lite con un collega lo aveva minacciato con la pistola d’ordinanza”, fa sapere l’ex sindaco di Cardano al Campo, Mario Aspesi.

Il sindaco Laura Prati, sposata, con due figli di 20 e 10 anni, era stata eletta primo cittadino nel maggio 2012 con la lista di centrosinistra “Cardano Vive” che aveva raccolto il 34,4% dei voti. E’ la prima donna a ricoprire questa carica nel centro del Varesotto. Il vicesindaco Iametti è anch’egli sposato e con due figli e tre nipoti.

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