Roberti, 65 anni, a capo della procura di Salerno dal 16 aprile 2009, ha ottenuto 20 voti dal plenum. Il nuovo capo della procura nazionale antimafia ha battuto al ballottaggio il procuratore di Bologna Roberto Alfonso, che ha ottenuto sei consensi, quelli dei quattro laici di centrodestra e dei due togati di Magistratura indipendente.
Alla prima votazione invece il plenum si era diviso, dando 9 preferenze ad Alfonso e 8 a Roberti. La poltrona di procuratore nazionale antimafia era vacante dal 6 gennaio, quando Piero Grasso si era dimesso per candidarsi alle elezioni politiche.
In magistratura dal 1975, Roberti è considerato uno dei massimi esperti del clan dei Casalesi. Ha esordito nel ’76 come pretore a Borgo San Lorenzo e nel ’79 è passato alla funzione di giudice a Sant’Angelo dei Lombardi. Dal 1982 è sempre stato magistrato requirente: prima pm a Napoli, poi (dal 1993) alla Direzione nazionale antimafia, che ora andrà a dirigere. Nel 2001 il ritorno a Napoli come procuratore aggiunto: dopo aver seguito le indagini su calciopoli e sugli appalti dell’imprenditore Romeo, Roberti nel 2009 è diventato procuratore di Salerno.
Grande soddisfazione della senatrice del Partito Democratico Rosaria Capacchione, giornalista anticamorra. Roberti dice Capacchione è uno dei massimi esperti di criminalità organizzata del nostro Paese, certamente un uomo dello Stato che ha dedicato la sua vita alla lotta alle mafie. Porgo i miei auguri a Roberti per la nomina appena ricevuta augurandogli buon lavoro.