dimessa per motivi strettamente personali e non certo per una fattura.
Così
Roberta Lombardi risponde dopo le polemiche
nati dopo le sue dimissioni da presidente del gruppo alla Camera, che la
volevano infuriata con i colleghi, rei di non aver approvato una fattura di
diecimila euro per Caris Vanghetti, consulente
per la comunicazione, saldata poi dalla stessa Lombardi invece che dall’intero
gruppo.
Ho lasciato per fatti strettamente personali. Non sono sicura di poter
garantire lo stesso impegno nei prossimi mesi.Il testimone come
portavoce alla Camera era già passato al collega Riccardo Nuti, che ora andrà ad assumere anche la carica di
presidente dei M5S alla Camera.
E se questo ruolo fino ad oggi era rimasto
sulle spalle di Lombardi, ora lei spiega: Nei prossimi mesi non potrò
garantire continuità nella mia presenza, come il ruolo richiederebbe. Ma resto
nel Gruppo e, come ovvio, nel M5S.
Vanghetti non è certo uomo da poco
conto allinterno del Movimento 5 Stelle. Per i grillini, di fatto, si è dato
abbastanza da fare.
E l’uomo che trovato i posti in Aula per i deputati,
è colui che ha organizzato la visita ai carabinieri feriti nell’attentato a
Palazzo Chigi. Ed è l’uomo che si è adoperato per trovare una stanza affinché
una deputata potesse allattare tranquilla. Poi la mediazione con il Quirinale e
i rapporti con le altre forze politiche nei giorni concitati dell’elezione del
Capo dello Stato.
E a tal proposito la Lombardi dice: Certo mi sarebbe
piaciuta un po’ più di riconoscenza da parte dell’Assemblea. Lui in fondo si è
speso per tutti. Ma va bene così, per me non è un problema. Ho saldato io la
fattura.