Minacce alla Carfagna su Facebook. Pdl: “Fatto inaccettabile”

di Emma Zampella

Mara CarfagnaROMA. “Ti verremo a prendere sotto casa”: queste le accuse rivolte all’ex ministro delle pari opportunità, Mara Carfagna, che ha esporto denuncia.

La minaccia è arrivata sul profilo di Facebook dell’ex ministro che, preoccupata si è rivolta ai magistrati. Immediata e massiccia la solidarietà di colleghi del Pdl e di altri esponenti politici, e ricomincia il dibattito sulla necessità di regolamentare il web.Le minacce sono arrivate dopo che la Carfagna si è esposta circa l’ipotesi di oscurare Mediaset, come avevano paventato gli esponenti del movimenti guidati da Grillo, per il sospetto che non ci siano le licenze per trasmettere.

Per gli esponenti del Pdl è “inaccettabile”che la rete diventi “uno strumento per veicolare insulti” e ritengono che non sia più rimandabile una legge che regolamenti il web. Intanto, la portavoce del gruppo Pdl alla Camera ha infatti reso noto di aver dato mandato ai suoi legali le procedere per diffamazione e minacce verso gli utenti di Facebook e Twitter che hanno utilizzato nei suoi confronti affermazioni lesive e gravemente offensive. I messaggi di solidarietà dei suoi compagni di partito non si fanno attendere.Jole Santelli rimarca che “non è la prima volta che verso Mara Carfagna vengono usati toni minacciosi. Paga senza dubbio l’identificazione con il nostro partito e la campagna di odio che alcuni gruppi politici conducono con pervicacia”.

Anche il vicepresidente dei senatori del Pdl,Giuseppe Esposito, le esprime “umana vicinanza e piena solidarietà”, condividendo la sua scelta di “denunciare quei barbari che sul web l’hanno minacciata ed insultata”. No al clima di intolleranza” è invece il commento diRenata Polverini.Nell’ordine esprimono la loro vicinanza anche i ministriAngelino Alfano,Nunzia De Girolamo,Gaetano Quagliariello, Beatrice Lorenzin.E poi il capogruppo Pdl al senatoRenato Schifani, l’ex sindaco di RomaGianni Alemanno, l’ex ministroIgnazio La Russa. L’unica voce del Pd è quella diValeria Fedeli, vicepresidente del Senato, che condanna “l’uso improprio di Facebook e Twitter”.Nel mostrare il suo sostegno alla collega, Mariastella Gelmini sottolinea la necessità di una legge sul web che regolamenti in modo efficace il comportamento da tenere in rete. Anche il presidente della Camera,Laura Boldrini, ha manifestato il suo sostegno. “Ho telefonato a Mara Carfagna per esprimerle la mia solidarietà – scrive su Twitter – chi usa il web per minacciare snatura la Rete e la sua libertà”.

In controtendenza è invece l’intervento di Beppe Grillo che scrive su Facebook: “Mara Carfagna contro il M5S sul suo blog (maracarfagna.net, al momento inaccessibile). Quel che ha scritto è fenomenale”. Poi ripropone un post di ieri in cui l’esponente Pdl scrive: “Il sonno della ragione a 5 stelle produce mostri. Che l’obiettivo del Movimento 5 Stelle sia, innanzitutto, quello di eliminare dalla scena pubblica Silvio Berlusconi lo si era capito da diverso tempo, tuttavia farlo sulla pelle delle centinaia di migliaia di famiglie che vivono grazie alle capacità imprenditoriali di Silvio Berlusconi è da miserabili. Siamo alla caccia alle streghe, anzi allo stregone”. Parole a cui risponde Renato Brunetta: “Non mi stupisce che il tono e i contenuti delle minacce riecheggino gli stereotipi di un noto ex comico, ormai cattivo maestro di terrorismo linguistico”.

Anche per il presidente della commissione Giustizia del Senato,Nitto Palma, l’impegno della Carfagna per i diritti e le libertà “infastidisconochi fa dell’odio la sua ragion di vita e la sua bandiera politica”. L’ultima parola è diDaniela Santanché: “Non è oro tutto ciò che luccica” e rileva che “Grillo fa una replica che, più che una presa di distanza, sembra essere una conferma: e dunque – conclude l’esponente Pdl – c’è da supporre che i presunti militanti M5S siano tali”.

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