NAPOLI. E stato rinviato al 16 settembre, dal giudice delludienza preliminare Amelia Primavera, il processo sulla presunta compravendita di senatori che vede imputati Silvio Berlusconi, Valter Lavitola e Sergio De Gregorio.
Secondo laccusa lex senatore De Gregorio sarebbe passato dallItalia dei Valori al centrodestra, provocando la caduta del Governo Prodi, in cambio di tre milioni di euro, due dei quali versati in nero. Assente Silvio Berlusconi impegnato a Roma per la mozione di sfiducia nei confronti del ministro dellInterno Angelino Alfano, è lavvocato di Napoli Michele Cerabona a difendere in aula lex presidente del Consiglio. Chiara la strategia difensiva dei legali di Berlusconi che sottolineano come negli atti trasmessi alla Procura della Repubblica non vi siano elementi sufficienti alla configurazione di un reato.
La difesa ha depositato una serie di atti che documentano le attività di voto e di intervento di Sergio De Gregorio a Palazzo Madama nel periodo preso in esame dallinchiesta e una serie di lettere risalenti al 1996 che testimoniano come il rapporto tra Silvio Berlusconi e De Gregorio sia sempre stato legittimo e allinsegna della trasparenza.
Ora la documentazione è al vaglio del giudice Primavera che ha respinto le istanze difensive sulla incompetenza territoriale e quelle sulla insindacabilità dellattività dei parlamentari.
Il procedimento sulla presunta compravendita di senatori resterà, dunque, a Napoli. Inoltre,è già stata fissata per il 27 ottobre ludienza dove, probabilmente, il gup decidera sulla richiesta di patteggiamento avanzata da De Gregorio che ha chiesto di concordare una pena a un anno e otto mesi di reclusione.
VIDEO |