Santanchè alla Camera, slitta il voto

di Mena Grimaldi
 ROMA. Fumata
bianca per l’elezione del vicepresidente della Camera designato in Daniela Santanchè come possibile
successore di Maurizio Lupi,
divenuto ministro dei Trasporti.

Martedì mattina, infatti, giorno stabilito per
la votazione, l’aula ha approvato la decisione di rinviare l’elezione. Sul nome
della fedelissima di Berlusconi la maggioranza di Governo non ha trovato
l’accordo. La decisione di rinviare è passata con una differenza di 193 voti.

La
decisione arriva dopo una mattinata travagliata. Sia il Pd sia il Pdl erano
orientati ad accogliere la richiesta di rinvio, per cercare di uscire
dall’impasse causata dal nome, non condiviso da tutti. Renato Brunetta, accennando ai poteri della Capigruppo in tema di
organizzazione del calendario, aveva già lasciato intendere l’eventuale
slittamento della decisione. “Porremo la questione alla presidente Boldrini”,
aveva detto.

Duro l’intervento dell’esponente Cinque Stelle, Riccardo Nuti. “La coerenza non
appartiene a questa maggioranza che ha fondato la Repubblica del rinvio. E noi
siamo gli irresponsabili?”. A nome della maggioranza Dellai di Scelta Civica ha
invece chiesto “Tempo per consentire di ripristinare un clima di
collaborazione. Meglio rinviare che subire la censura dell’opinione pubblica
che non gradirebbe una spaccatura dell’aula”.

E’ ovvio che la Santanchè non
mette d’accordo tutti e rischia di diventare il banco di prova di questa
maggioranza. Una parte del Pd, infatti, quella che fa riferimento a Pippo Civati, lunedì aveva già fatto
intendere che non avrebbero votato la fedelissima del Cavaliere. Tutto
rinviato, dunque, in attesa di trovare un accordo.

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