SAN MARCELLINO. Dopo la straordinaria esperienza del campo scuola di Assisi, a dicembre dello scorso anno, si ripete ancora la preziosa ed arricchente esperienza di gemellaggio tra lAzione Cattolica della comunità parrocchiale di San Marcellino e lAzione Cattolica della parrocchia dellImmacolata di Qualiano.
Questanno limportante appuntamento avrà come location listituto dei padri salesiani, a Salerno, al centro della città, vicinissimi al mare. Dal 28 luglio al 4 agosto, infatti, ben 120 tra bambini, giovanissimi e giovani delle due parrocchie vivranno questo momento di condivisione unico, guidati dai presidenti delle associazioni: Nicola De Rosa per Qualiano e Raffaella Barone per San Marcellino, coadiuvati dagli animatori dei settori e assistiti dai rispettivi parroci, don Salvatore Verde e don Francesco Martino.
Le due associazioni daranno vita ad una settimana di vera e propria esperienza di vita comunitaria, attraverso laboratori di studio, attività di gruppo, momenti di preghiera e di riflessione, senza naturalmente trascurare il divertimento e il gioco, vista la collocazione vicina al mare e gli spazi sportivi messi a loro disposizione. Cimentandosi sulla riflessione tratta dal tema nazionale di Azione Cattolica Vivere senza sprechi ed eccessi, il campo scuola estivo è unesperienza che chiude lanno associativo 2012/13 durante il quale gli associati, più volte a settimana, guidati dal presidente e dagli animatori, lavorano in parrocchia seguendo le linee guida pastorali della diocesi e dellAzione Cattolica Nazionale. Questo campo estivo è frutto di lavoro di preparazione che i responsabili hanno elaborato in numerosi incontri svoltisi a turno tra Qualiano e San Marcellino, dove i giovani hanno lavorato in sinergia ed amicizia.
Sono entusiasta nel vedere i miei giovani lavorare insieme e confrontarsi con un contesto parrocchiale diverso dal nostro – dice il parroco don Salvatore Verde – e sono convinto che queste esperienze di gemellaggio, fondate sul confronto, aiutano moltissimo i giovani ad aprirsi e a realizzarsi nellesprimere le loro potenzialità. Tra laltro sono un ottimo espediente per allontanare la tentazione molto diffusa di chiudersi nel proprio cerchio di amicizie. Questo tipo di confronto aiuta a dissipare i tentativi di esibizionismo, di eccentricità e di esclusività, che talvolta sono insiti anche in coloro che sono coinvolti nella formazione e sono un male per la dimensione comunitaria della chiesa. Insomma, questi confronti aiutano a non sentirsi indispensabili e a scoprire che esistono gli altri!.
Da parte mia – conclude don Salvatore – cercherò sempre di far vivere queste esperienze di gemellaggio ai giovani e bambini dellAzione Cattolica e mi auguro che altre realtà parrocchiali rispondano allinvito per questo tipo di esperienze. Ringrazio pertanto lAzione Cattolica della parrocchia dellImmacolata di Qualiano, il mio confratello parroco Don Francesco Martino e tutti coloro che lavorano a favore di questa dimensione di apertura della Chiesa.