Capone: “E’ finito il tempo delle vacche grasse”

di Redazione

 SANT’ARPINO. Domandina facile facile di fine luglio. Che fine ha fatto la politica a Sant’Arpino? Risposta ancora più scontata.

Si è “semplicemente” dissolta come neve al sole! Il sistema Di Santo, non contento di questo risultato, continua imperterrito ad assestare colpi mortali a quella che una volta era, o meglio avrebbe dovuto essere, l’arte del buon governo. Colpi pieni di inganni e menzogne che ancora oggi fanno sì che il Comune, e quindi l’intera collettività, paghino diverse migliaia di euro per una serranda abbassata dietro alla quale dovrebbe esserci il circolo cittadino dell’Associazione Nazionale Carabinieri.

Ma lo scopo che si cela dietro tale misteriosa elargizione è ben altro: ingraziarsi qualcuno che appartiene alla casta dei soliti noti! Udite udite, migliaia e migliaia di euro spesi per penne da regalare, ma a chi? Ci sono le fatture ma non l’elenco dei fortunati? Purtroppo per lor signori, si fa per dire ovviamente, il tempo delle vacche grasse è finito per sempre.

Come sanno benissimo sin da quando mi sono insediato sto acquisendo atti e documenti per mettere in condizione gli organi competenti per fare luce su tutti gli aspetti oscuri di una gestione che non ha nulla, anzi che non ha mai avuto nulla, di trasparente. In questi mesi di attività mi sono imbattuto, mio malgrado, in personaggi arroganti che credono di essere i depositari della verità, ma che in realtà sono solamente degli emeriti ignoranti. Lo stesso Di Santo con il suo mutismo, entrato ormai nell’immaginario collettivo, dimostra uno sprezzante cinismo che lo porta a fregarsene altamente dei bisogni della collettività per mettere in prima linea i suoi e quelli della sua gang!

Una banda di musicanti di terz’ordine che, come i peggiori regimi totalitari, ha avuto in questi anni la spudoratezza di riempire le nostre strade di statue e targhe commemorative solo per ingigantire il proprio misero culto della personalità. Statue di cui non si conoscono i costi e tantomeno da chi siano state pagate!

Fare chiarezza su questi misteri spetterà alla magistratura! Ed allora sarà un gran giorno per la stragrande maggioranza dei santarpinesi onesti, persone che ogni mattina con innato senso del dovere si alzano per andare a lavorare.

Un’operazione sconosciuta per i nostri pseudo amministratori che per “fatica” intendono passare da un pranzo, ad una cena senza saltare mai l’aperitivo pomeridiano. Un’occupazione che li vede sempre in prima linea pronti a gettarsi a capofitto su tavole imbandite. Eppure un giorno riuscirò nell’intento di far capire a Di Santo e soci cosa si prova dopo un’intera giornata di lavoro. Per loro sarà un brivido sconosciuto che, tuttavia, almeno per qualche ora li innalzerà sullo stesso livello delle persone serie. Quelle stesse persone da loro strette nella morsa di tasse ed imposte degne della Svezia, ma a cui purtroppo non fanno da contraltare servizi altrettanto eccellenti.

Del resto i soldi di queste tasse servono a qualcosa di ben più nobile: oliare una macchina il cui motore purtroppo già è andato in fumo quella del Comune di Sant’Arpino! In campagna elettorale aveva promesso un checkup dell’intera macchina amministrativa.

Ci sta travolgendo con uno tsunami di ketchup! Ps. A qualche parente stretto di un nostro amministratore, che vive da inconcludente sperperando e conducendo una vita vuota, consiglio di non denigrare le iniziative politiche altrui né attraverso i moderni social network né negli spazi antistanti le vinerie che tanto ama frequentare!

Francesco Capone

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