TEANO. Quanto è avvenuto sui terreni di Pugliano, colpiti ancora una volta dalla mano criminale che cerca di fermare i percorsi di riscatto intrapresi dalle comunità sane alternative alla camorra, è deplorevole.
Così Adele Passeretti, capogruppo consiliare della maggioranza e delegata alla legalità e beni confiscati, condanna gli autori del raid vandalico, di sabato 13 luglio, ai terreni confiscati alla camorra e gestiti dalla cooperativa Le Terre di Don Diana Libera Terra a Teano, nella frazione di Pugliano, annunciando che nella prossima seduta del Consiglio comunale saranno decise le iniziative da intraprendere insieme a Libera provinciale e nazionale.
E un episodio continua Passaretti che ci mette nuovamente dinanzi alla consapevolezza che ancora molto bisogna fare per debellare le mafie e la subcultura che dal loro predominio è derivata. Ma insieme alle associazioni, ai giovani della cooperativa Terre di Don Diana, che stanno facendo un lavoro straordinario, a Libera, al Comitato Don Diana, e a tutti i cittadini di Teano che hanno il diritto di riprendersi ciò che è stato loro sottratto con la violenza, sono certa che il processo di rinascita proseguirà più solido che mai. Per la capogruppo queste azioni criminali non fanno altro che accrescere la determinazione ad andare avanti, più motivati e numerosi di prima.
Lo scorso 30 giugno, sul bene confiscato di Pugliano, il magistrato Raffaello Magi e le migliori esperienze cooperativistiche della Regione hanno portato una testimonianza straordinaria sul territorio, grazie allimpegno dellassociazione Mille scopi + uno.
Ed è proprio da quella giornata speciale, secondo Passaretti, che bisogna ripartire. Ricominceremo dallottimismo e dai volti di ognuno dei presenti, per scrivere una storia diversa. sottolinea la capogruppo Non saranno di certo gli atti di vandalismo a fermare limpegno delle persone perbene.
Lamministrazione comunale, assicura la delegata del sindaco, metterà a disposizione ogni strumento che è nelle proprie disponibilità affinché non accadano più episodi del genere. Fare rete, rete organizzata contro il linguaggio del sopruso conclude Passaretti sarà la nostra azione vincente.