I vigili urbani: “Ci diano gli strumenti idonei per operare”

di Nicola Rosselli

 AVERSA. “Non è possibile che si continui a chiedere e non ci venga data la possibilità di operare con mezzi e strumenti idonei”.

A parlare i rappresentanti sindacali di praticamente tutte le sigle degli agenti di polizia municipale, stanchi di attendere anche una sirena o un lampeggiante per una loro autovettura. “Apprezziamo il dinamismo del sindaco Sagliocco che ci ha posto in prima linea in settori importanti quali la difesa del territorio dall’inquinamento o la sicurezza dei giovani che animano la movida cittadina. Crediamo, però, – affermano i rappresentanti dei caschi bianchi aversani – che sia anche necessario metterci in grado di operare. Oggi, dopo nostre vane proteste, continuiamo ad avere autovetture decrepite e senza un segno tangibile di urgenza quali sono i lampeggianti o le sirene che potrebbero consentirci di muoverci in maniera adeguata”.

I sindacalisti non hanno remore a definire la situazione tragicomica e fanno sapere: “Molti di noi sono costretti, oramai, a scendere in strada in abiti civili, perchè le divise sono, dopo sette anni di attese, logore; altri colleghi hanno deciso di acquistare pantaloni a proprie spese. Vi immaginate a settembre, alla ripresa dell’anno scolastico, a prestare servizio in borghese dinanzi agli istituti?”.

I vigili, dopo aver evidenziato di sentirsi “tante transenne umane”, facendo riferimento al servizio prestato ai varchi delle zone a traffico limitato, chiedono anche una diversa organizzazione del servizio, spesso lasciato alla discrezionalità dei singoli. “Proprio per questo – concludono – non ci va affatto di passare, di essere additati come dei parassiti che trascorrono il proprio tempo passeggiando per via Roma. Siamo, oramai, meno di settanta, dopo i numerosi pensionamenti ed una città di oltre cinquantamila abitanti, in considerazione delle esigenze oggettive, alle quali ora si aggiungeranno anche quelle derivanti dalla scelta di fare di Aversa sede di un importante tribunale, necessitano altre risorse, anche se questo non sarà mai un alibi per noi che abbiamo immediatamente accettato la richiesta del sindaco di effettuare il servizio notturno nelle serate dei fine settimana per la regolamentazione del fenomeno della moida nelle zone topiche”.

Ed in questo senso che si registra un’altra causa di malumore. I vigili hanno, infatti, appreso che non potrà essere mantenuta la promessa di vedere corrisposto il pagamento del servizio straordinario notturno prestato da loro a partire dal 14 aprile scorso, pochi giorni dopo la tragica morte del giovane quattordicenne accoltellato da un coetaneo nei pressi di un locale al Parco Coppola. “Alla ripresa, il 24 e 25 agosto, –affermano – saremo presenti in strada, ma a settembre qualcosa avverrà. Siamo consapevoli dei problemi di bilancio e di burocrazia, ma siamo anche stanchi di questa situazione”.

Sui diversi argomenti il comandante dei caschi bianchi ha dato diverse delucidazioni. Per quanto riguarda le divise, il dirigente sottolinea che, non appena si è avuta la certezza della presenza dei fondi, solo qualche giorno fa, ha dato il via agli atti per la pubblicazione della gara che dovrebbe avvenire a giorni. Per gli emolumenti straordinari tutti gli atti erano stati predisposti, ma c’è stato un intervento dei revisori dei conti che hanno ritenuto necessario un passaggio in giunta, cosa che, stante le ferie, dovrebbe avvenire a fine agosto, inizio settembre.

Da parte sua, il sindaco Sagliocco, che proprio in questi giorni ha inviato una nota al dirigente del locale commissariato, Luigi Del Gaudio, per mettere a disposizione della polizia la collaborazione dei vigili urbani in tre zone topiche della città (viale Europa, via Gramsci e piazza Mazzini) per controllare, in pratica, le due arterie di accesso alla città e lo snodo tra quest’ultima e la stazione ferroviaria, ha ribadito che il settore della sicurezza non sarà mai abbandonato a se stesso.

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