AVERSA. Recuperare il silenzio, per far sì che Lourdes non perda quel polso di spiritualità che la connota.
Queste le parole di monsignor Angelo Spinillo, vescovo di Aversa, vicepresidente per il Sud della Cei, al termine di un incontro col personale medico, che accompagna il pellegrinaggio dellUnitalsi Campania a Lourdes. Lalto prelato, già a capo della diocesi di Teggiano, da due anni vescovo ad Aversa, sempre in prima linea anche per le battaglie ambientali. Di rifiuti, occupato non sotto il profilo squisitamente ecologista, ma sotto la valenza umana.
Sullargomento afferma: Lambiente inquinato, segno di barbarie per luomo. La sua nettezza, indice di ripresa di unumanità, che in questo periodo storico vive laffanno anche della corruzione. Senza esser giustizialisti, desiderio che anche in materia di fede, si faccia chiarezza sulle ombre che sabbattono sulla Sposa di Cristo. Le cose non si possono fare a fin di bene, ma compierle bene. Tale pensiero dIgnazio Silone credo che debba essere incarnato nella vita di tutti i giorni, dove facilmente si rischia di cadere in errore anche in buona fede. La famiglia oggi vive un momento di grande trasformazione che gioca su due poli, in certo qual modo antitetici: stabilità e mobilità. La cellula primordiale ha bisogno di stabilità economica, ambientale, mentre il mondo odierno sembra esaltare la mobilità e quindi la singolarità per lautonomia.
Oggi continua Spinillo dobbiamo poter imparare a coniugare; la famiglia tradizionale, da traghettare nelle società odierna; una sfida ed una necessità; come libertà di rapporti, sostegno dei due partner. Rispettosi della diversità di ciascuno, ma anche desiderosi di far chiarezza, nellaprirsi ai diritti di ciascuno, anche se diverso. Ma la famiglia vera, fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna. Tale coppia, oltre al rapporto di sentimento tra i due, naturalmente aperta alla vita, quindi naturalmente aperta ad orientare il sentimento verso una dimensione più ampia.