AVERSA. Con una comunicazione trasmessa al sindaco Giuseppe Sagliocco, la soprintendenza ai beni e alle attività culturali del turismo della provincia di Caserta blocca, di fatto, il rilancio del turismo ad Aversa.
Lo fa invitando l’amministrazione a sospendere l’iter avviato per il recupero dei sagrati delle chiese del centro storico previsto dal programma triennale per lannualità 2013. Un intervento da finanziare per complessivi 3 milioni 599 mila 151 euro, 1 milione 800 mila dei quali previsti dal bilancio comunale e la restante parte concessa allEnte con il programma Più Europa dedicato alle città di media grandezza.
In riferimento alla richiesta di parere relativo all’intervento in oggetto, relativo al recupero dei sagrati delle chiese del centro storico previsto nei Programmi Integrati Urbani (Piu) Europa per città medie scrive la Soprintendenza si comunica che la documentazione prodotta ad integrazione del progetto non può essere considerata rispondente alle prescrizioni impartite con la nostra nota del 18 aprile 2013 numero 9338, pertanto ci invita ad integrare quanto già richiesto, e più precisamente: 1) relativamente a San Nicola: il nuovo percorso dovrà essere completato con riapertura del tracciato che corre alle spalle della chiesa e che è stato abusivamente chiuso. 2) quanto a San Francesco-Don Diana: dovrà essere previsto l’intervento di restauro della cassa armonica posta in piazza Principe Amedeo che come è noto costituisce esempio rilevante di tali strutture ed è per questo inserito nella nota circolare del ministero numero 9373 del 28 marzo 2012.
In attesa dell’invio di quanto richiesto informa che la richiesta (di parere) resta sospesa a tutti gli effetti, conclude la nota, bloccando di fatto gli interventi da avviare nel corso del 2013, ma soprattutto creando le premesse per una possibile perdita del finanziamento regionale da erogare con i fon Por Fers 2007-2013.
Questa opera spiega il primo cittadino opera va rendicontata entro il 31 dicembre del 2015. Vale a dire che per quella data i lavori devono essere portati a termine, cosa che appare difficile se occorre rivedere la documentazione presentata alla soprintendenza. Specialmente se si considera che nel corso dei decenni sembra essere scomparso ogni segno del tracciato che, stando alla nota della soprintendenza, correva alle spalle della chiesa e che sarebbe stato chiuso abusivamente.
Dato che la chiesa monumentale di San Nicola è del XIV secolo e che è praticamente in contiguità con laltrettanto antica chiesa di SantAgostino chiedere la riapertura di un probabilmente antico viottolo, scomparso a seguito di interventi edilizi abusivi che hanno interessato il quartiere e che oggi non potrebbe avere alcuna utilità pratica, sembra essere un modo elegante per giustificare un no alla richiesta di parere avanzata dallamministrazione, bloccando di fatto la concessione dei fondi regionali e le opere che sarebbe possibile realizzare per recuperare allinteresse turistico Aversa che da sempre si definisce città darte.