AVERSA. Imperizia, fretta, negligenza, dolo? Non lo sappiamo, ma quello che è certo è che siamo di fronte al giallo dellestate aversana.
Lunedì scorso, con tanto di comunicato stampa ufficiale, lamministrazione comunale annunzia che è stata scelta la ditta che dovrà occuparsi del trasloco degli atti dalla sezione distaccata di Aversa del tribunale di Santa Maria Capua Vetere in via Corcione al Castello Aragonese e allarchivio di Piazza Giovanni XXIII. Si trattava della Eco Aversa srl, che, grazie ad un miglior ribasso, si era assicurata la gara per 68mila euro.
Per la cronaca si tratta della stessa ditta che ha eseguito la bonifica dellormai famigerato standard di via Guido Rossa, facendo risparmiare alle casse comunali centinaia di migliaia di euro. Inutile dire che, come ogni tanto capita, di questa gara non vi era alcun passaggio formale sullalbo pretorio dellente.
Nella mattinata di mercoledì una sorta di svolta: le aziende che avevano partecipato alla gara effettuano un sopralluogo nei posti interessati al trasloco, anche per visionare de visu il materiale da trasportare. In loco le aziende vengono anche invitate a presentare una integrazione alla precedente offerta (di una gara che dovrebbe essere stata conclusa). Lo fanno in pochissime ore e già nel pomeriggio di mercoledì vengono aperte le buste.Questa volta lofferta più vantaggiosa (anche più della primitiva offerta più vantaggiosa della EcoAversa) viene presentata dalla ditta Campania Traslochi. Completamente scomparsa la Eco Aversa srl che non presenta nemmeno lintegrazione.
Ci sono tanti, troppi riflettori puntati sulla vicenda e lannunzio da parte dellamministrazione dellaggiudicazione della gara alla Eco Aversa dimostra che la stessa amministrazione è in buona fede. Altrimenti non si sarebbe comportata così? Ma chi ha sbagliato? Auspichiamo un comunicato che faccia chiarezza.