Verde pubblico, Galluccio si fa portavoce delle proteste

di Antonio Arduino

 AVERSA. Il consigliere del Pdl Michele Galluccio fa sue le proteste del comitato per la vivibilità di via Maiuri e via Atellana relative alle carenze presenti nel parco Grassia.

Per il consigliere di maggioranza la contestazione dei cittadini che segnalano lo stato di abbandono dell’area verde, nonché la presenza di carenze evidenziate fino dall’apertura al pubblico del parco, è pienamente giustificata.

“Non si può affidare la cura del verde ai lavoratori socialmente utili che non hanno alcuna qualifica e competenza professionale in questo particolare settore. Il verde se non viene curato in modo corretto si trasforma in sterpaglia, sterpaglia che rappresenta l’ambiente migliore per favorire la crescita e la moltiplicazione di topi, scarafaggi, rettili, animali che rendendo l’area pericolosa e inutilizzabile”, afferma Galluccio.

Considerando, inoltre, assenza di manutenzione dei vialetti e le condizioni indecenti in cui si trovano i servizi igienici, nonché il permanere della chiusura del servizio destinato diversamente abili il consigliere del Pdl ritiene indispensabile un intervento immediato da parte del primo cittadino nella duplice veste di sindaco e di delegato all’ambiente che, in tempi rapidissimi, metta l’area a disposizione completa dei cittadini così che possano fruirne davvero.

“Fino ad oggi – osserva Galluccio – abbiamo solo registrato annunci da parte dell’amministrazione sugli interventi effettuati nel parco ai quali hanno fatto riscontro lamentele e proteste da parte di coloro che dovrebbero godere dei benefici ricavabili da un’area verde ricadente in una zona periferica della città priva di ogni tipo di spazio di aggregazione”.

“Se l’amministrazione ha voluto aprire al pubblico parco Grassia, annunciando che avrebbe provveduto a sistemarne gradualmente le carenze, ancora oggi visibili, è inaccettabile – afferma l’ex assessore – che dopo otto mesi l’area verde non sia stata ancora resa anche fruibile e che venga tenuta in uno stato di abbandono grazie, anche, alla cura del verde affidata a personale non qualificato”.

Per Galluccio è indispensabile prevedere per i tre parchi pubblici cittadini l’affidamento della cura del verde a ditte specializzate ed affidarne la custodia e il controllo ad associazioni o privati che potrebbero garantire il servizio in cambio della concessione di uno spazio per l’inserimento in un locale di ristoro. Se non si provvederà a valutare e realizzare una ipotesi di questo tipo, senza prevederne il controllo e una professionale cura del verde spendere milioni di euro per ristrutturare parco Pozzi o mettere in regola parco Grassia o parco Balsamo per Galluccio equivarrebbe a gettare il denaro pubblico al vento.

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