CASTEL MORRONE. Nonostante la collaborazione offerta dalla Federconsumatori, dallassociazione Terzo Millennio, lamministrazione comunale ha approvato, senza sostanziali variazioni, il minuscolo Pua, di una superficie complessiva di appena 973 metri quadrati,nella frazione Annunziata, proposto da una società di Napoli.
Lo afferma il rappresentante della Federconsumatori, Antonio Riello, che sottolinea: Avevo confidato nella sensibilità dellamministrazione nel recepire le osservazioni offerte, con le quali era stato segnalato il contrastoe la mancanza di armonicità lintervento edilizio nellarea del centro storico della frazione Annunziata. In particolare, era stata rilevata labnorme altezza delledificio (tre piani e un sottotetto) che rompe larmonia di contesto e di paesaggio che i morronesi, da secoli, garantiscono osservando spontaneamente il criterio della gradualità delle altezze nel costruire le abitazioni tutte a due piani.
Antonio Riello riferisce che venne anche segnalata linconsistenza degli elementi di mitigazione offerti dal soggetto attuatore, che ha proposto un parcheggio di appena quattro posti auto e unarea verde da realizzare, del tutto illogicamente, nel decentrato vico delle Monache. Diversamente, con il nostro contributo, abbiamo proposto, per sfruttare al meglio lopportunità che si era presentata, di realizzare un parcheggio a raso su via Roma, con lutilizzo anche degli spazi già di proprietà comunale, e in continuità con il parcheggio anche lo spazio verde.
Dunque conclude Antonio Riello i nostri sono suggerimenti concreti e, soprattutto, a costo zero, che possono consentire la riqualificazione, il decongestionamento e rilancio del centro storico dellAnnunziata, ma, purtroppo, lamministrazione comunale non sembra intenzionata a cogliere questa irripetibile opportunità, anzi, con lapprovazione del piano dei 120 appartamenti, conferma lincapacità di correggere la rotta della sua azione amministrativa che segnerà il declino delle nostre frazioni dove viene custodita la ricchezza dei morronesi rappresentata dalle loro abitazioni che vedranno precipitare sempre di più il loro valore di mercato.
Sotto una rappresentazione grafica da cui è evidente, sottolinea Antonio Riello, che la costruzione del nuovo edificio di tre piani più sottotetto, nellex giardino della canonica di San Pietro, costituirà una deroga al criterio della gradualità delle altezze e uno sfregio al paesaggio.