Napoli, guidano scooter senza casco: due ragazzi morti in pochi giorni

di Redazione

 NAPOLI. Due giovanissime vittime della strada, nel giro di pochi giorni, nel Napoletano. Ancora una volta sono centauri che non indossavano il casco protettivo.

Lunedì mattina, a Villaricca, in via Palermo, un 16enne, Davide Nuzzo, in sella a uno scooter Aprilia 125, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo del mezzo scontrandosi contro un’auto guidata da un 56enne che procedeva nel senso opposto di marcia. Il ragazzo è morto sul colpo. Dai primi controlli dei carabinieri della tenenza di Marano e della stazione di Villaricca, i documenti di circolazione e di guida sono risultati regolari. La salma sarà sottoposta ad autopsia.

Sabato pomeriggio un’altra tragedia a Pianura, quartiere a nord di Napoli: Vincenzo Scamardella, 19 anni, è morto in via Paolucci dopo essersi scontrato con un’auto, all’incrocio con via Carrà, mentre era alla guida dello scooter prestatogli da un amico. Nell’autovettura viaggiavano due giovani, rimasti ilesi. Il 19enne era senza documenti. Visto che il motorino era intestato alla mamma del suo amico, l’identificazione da parte della polizia municipale, intervenuta sul posto, è stata piuttosto complessa.

“A Napoli soprattutto in alcune zone della città il casco non sanno neanche cosa sia. – dichiarano il responsabile regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli della ‘Radiazza’ che da mesi stanno portando avanti una campagna per l’ uso della protezione sullo scooter – Basta farsi un giro non solo a Pianura ma anche a Ponticelli, a San Giovanni a Teduccio, nei Quartieri Spagnoli, nel Pallonetto di Santa Lucia, a Forcella, nella Sanità e si noterà che tutti si muovono sui mezzi a due ruote senza protezione. Spesso si vedono gironzolare per la città intere famiglie con 3 o anche 5 persone, altre volte bambini di neanche 10 anni si notano a scorrazzare sugli scooter acquistati dai genitori. Usare il casco è considerato da alcuni abitanti di Napoli un atto di debolezza e di sottomissione allo stato. Non indossarlo è invece una sfida quotidiana che però continua a mietere vittime soprattutto tra i più giovani”.

“Prima che con la repressione – concludono Borrelli e Simioli – bisognerebbe intervenire a livello culturale per spiegare ai tanti genitori che educano i propri figli fin da piccoli a guidare senza casco che non solo è sbagliato ma pericoloso. Ogni volta che avviene un incidente o muore un giovane a nostro avviso dovrebbero andare in galera proprio i padri e le madri che hanno educato i loro figli a non rispettare le regole”.

Pianura (Napoli) – 19enne senza casco muore in incidente (24.08.13) – VIDEO

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