CANCELLO ARNONE. «Gli allevatori devono tornare protagonisti della festa della mozzarella che deve essere, così come succedeva in passato, il momento più alto di promozione dellintero comparto». Ha le idee chiare lavvocato Raffaele Ambrosca sullappuntamento di Cancello Arnone.
«La festa della mozzarella deve tornare ad essere la festa della filiera della mozzarella. Esistono migliaia di allevatori che producono latte per realizzare il prodotto simbolo del nostro territorio che vivono un momento di grande difficoltà ha sottolineato basti pensare che, oggi, un litro di latte di bufala viene venduto allo stesso prezzo di un litro di nafta che gli allevatori utilizzano per la loro attività, il che significa che, questi ultimi, in qualche caso non riescono nemmeno a coprire le spese. Tra laltra, molto spesso, a causa di scarsi controlli, la mozzarella di bufala campana viene prodotta con latte che non proviene dallarea Dop, con tutte le conseguenze che la cosa comporta».
Ambrosca sottolinea come, per prevenire questa situazione, si deve fare in modo che la festa della mozzarella diventi un momento di incontro e confronto tra i vari componenti della filiera per cercare di costruire un percorso che, a raggiera, produca benefici sullintero comporto.
«Lo spettacolo, per quanto di qualità, deve essere unappendice della festa non il suo punto più alto ha detto la festa della mozzarella è nata per aiutare la produzione in tutte le sue fasi, non per richiamare sul territorio artisti, seppur di grido. Se lobiettivo è quello diorganizzare un grande spettacolo si assuma una denominazione differente così comera prima, si eviti di svuotare di contenuto un appuntamento che, per la filiera deve rappresentare unoccasione, di dialogo, confronto e di promozione. Vendere un paio di quintali di mozzarella in più in quei giorni, non serve a nessuno a cominciare dai caseifici che, a monte hanno bisogno di una filiera che funzioni, non di unoccasione di richiamo una volta allanno che, di certo, non va a modificare leconomia delle singole realtà».