CESA. Finisce l’incubo per il piccolo Cristoforo, figlio di due coniugi residenti a Cesa, coinvolto, insieme a loro nel tragico incidente in Irpinia.
Il bambino, di tre anni, ricoverato nell’ospedale pediatrico Santobono diNapoli con una frattura al cranio, è uscito dal reparto di terapia intensiva e trasferito in quello di neurochirurgia. Respira già da giorni autonomamente, non è più sotto sedazione e spiegano i medici non è più in pericolo di vita. A confermarlo il direttore medico di presidio, Carlo Maranelli.
Il bimbo, insieme al padre e alla madre, si trovava in una delle autovetture travolte dal bus precipitato la sera del 28 luglio dal viadotto della A16 Napoli-Canosa, a Monteforte Irpino. La madre Giulia Migliulo nei giorni scorsi era stata dimessa dall’ospedale Moscati diAvellino, mentre il padre, Domenico Caiazzo, la sera del 29 luglio si era dimesso volontariamente per far visita al figlio al Santobono, per poi rientrare in ospedale e sottoporsi a un intervento chirurgico di riduzione e sintesi cruenta per una frattura scomposta al radio sinistro.
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