Afghanistan, bomba in un carretto al mercato: morti e feriti

di Redazione

 KANDAHAR. Quattro morti e 27 feriti il bilancio di un attentato compiuti in Afghanistan, a Kandahar, capoluogo dell’omonima provincia meridionale del Paese asiatico. Intorno alle 9.30, ora locale, nella zona mercato di Bagh-e-Pul, una bomba nascosta in un carretto è esplosa.

Tra le vittime, tutti adulti, ci sono tre civili. Nei primi sei mesi dell’anno, secondo l’ultimo rapporto della Missione delle Nazioni Unite inAfghanistan(Unama), sono 1319 i civili rimasti uccisi e 2533 i feriti nel conflitto.

NEGOZIATI. Intanto, i talebani afghani potrebbero spostare l’ufficio politico da loro aperto in Qatar in un altro Paese e questo potrebbe rilanciare i negoziati di pace per l’Afghanistan. Lo scrive oggi il quotidiano pachistano The Express Tribune. Questa ipotesi è sorta anche nei recenti colloqui tenuti nella capitale pachistana dal segretario di stato americano, John Kerry, con l’obiettivo di rilanciare il processo di pace e riconciliazione afghano. L’inaugurazione nel giugno scorso dell’ufficio politico dei seguaci del Mullah Omar a Doha ha suscitato vive tensioni e una reazione negativa da parte del governo di Kabul, indispettito in particolare dal fatto che i talebani avessero apposto all’ingresso una targa con la scritta Emirato islamico dell’Afghanistan, nome che avevano dato al Paese quando furono al potere fra il 1996 ed il 2001. Sulla questione dello spostamento dell’ufficio politico degli insorti, il consigliere del premier pachistano Nawaz Sharif, Sartaj Aziz, ha detto che “per noi è importante il processo di pace in sé, non la sua localizzazione. Che i colloqui avvengano a Dubai o a Istanbul, il Pakistan cercherà di farli andare a buon fine”.

VISITA DEL GENERALE LI GOBBI AL COMANDO. Quattro giorni di visita del comandante del Genio, generale di divisione Antonio Li Gobbi, al contingente militare italiano impiegato nell’ambito del Regional Command West, il comando multinazionale a guida italiana attualmente su base brigata alpina Julia. L’alto ufficiale italiano, responsabile di un progetto di monitoraggio e implementazione delle misure di sicurezza attive e passive presso basi italiane inAfghanistan, ha visitato le basi avanzate La Marmora, Dimonios e Tobruk – rispettivamente dislocate a Shindand, Farah e Bala Boluk – nonché la sede del Rcw per verificarne la situazione infrastrutturale e le condizioni dei sistemi di sicurezza e protezione.

Il comandante del Genio ha verificato di persona gli enormi progressi fatti dalle Ansf, le forze di sicurezza afgane, nella lotta alla minaccia rappresentata dagli ordigni esplosivi improvvisati (Ied), nonché nella loro capacità di eseguire opere di fortificazione delle basi dove le stesse sono dislocate, grazie anche alle molteplici attività addestrative organizzate e condotte in loro favore dalla Task Force ‘Genio’ italiana. Prima di fare rientro in Italia, il generale Li Gobbi ha inaugurato l”Indoor Counter – Ied Training Building’, una struttura coperta dove e’ stato fedelmente riprodotto l’ambiente operativo afgano, che verrà utilizzata per l’addestramento del personale impiegato ‘sul terreno’ su tutte le procedure da utilizzare per mitigare e rispondere alla minaccia rappresentata dagli Ied.

Alla presenza del generale Eisa Majaddedy del 207esimo corpo d’armata dell’esercito afgano e del colonnello Hekmatullah Tareen, vicecomandante del Regional Training Center di Herat, Li Gobbi ha evidenziato “gli straordinari progressi” fatti, dal 2002 ad oggi, dalle Ansf che conducono autonomamente circa il 90% delle operazioni. “Oggi le forze di sicurezza afgane conducono molteplici operazioni, comprese quelle per ridurre il pericolo rappresentato dagli Ied. Durante gli ultimi 5 mesi i genieri italiani hanno organizzato numerosi corsi a favore di circa 400 colleghi afgani, contribuendo anche a formarne gli istruttori”. Concludendo il proprio discorso, il generale Li Gobbi ha sottolineato che “gli Ied sono le armi dei vigliacchi, di chi non si cura di chi sarà la vittima – inclusi donne e bambini – di chi non crede nel futuro dell’Afghanistan”.

L’inaugurazione della struttura addestrativa, intitolata alla memoria del sergente maggiore Massimiliano Ramadù e del caporal maggiore scelto Luigi Pascazio, caduti a seguito dell’esplosione di un ordigno improvvisato il 17 maggio 2010 nella valle di Bala Murghab, rappresenta un ulteriore passo avanti per le forze della coalizione internazionale di Isaf e per le Ansf: la nuova struttura sarà impiegata anche per l’addestramento delle forze di sicurezza afgane.

La Task Force ‘Genio’èl’unità specialistica del genio militare italiano, attualmente su base 2° reggimento guastatori di Trento comandata dal colonnello Giovanni Fioretto, che ha il compito di condurre attività di supporto a favore delle unità di manovra al fine di assicurarne la libertà di movimento lungo le rotabili dell’area di responsabilità assegnata, nonché di concorrere all’addestramento delle Ansf per incrementarne il livello di preparazione per la lotta agli Ied.

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