CAIRO. Inizia nel segno del sangue la settimana in Egitto. Circa 24 poliziotti sono stati uccisi nel nord del Sinai mentre erano a bordo di un autobus.
Le esplosioni hanno investito due autobus a bordo dei quali viaggiavano i militari e altri due soldati sono rimasti feriti nell’attacco.
+Nei prossimi giorni si terrà il vertice straordinario dei ministri degli Esteri dell’Ue che decideranno le misure da adottare per rivedere i rapporti diplomatici con l’Egitto. Tra le opzioni c’è la possibilità di sospendere gli importanti programmi di cooperazione economica con Il Cairo.
Lunedì mattina si è tenuta a Bruxelles una riunione del comitato politico e di sicurezza dell’Ue: gli ambasciatori dei 28 sono chiamati a fare il punto della situazione per trovare e coordinare posizioni e azioni comuni nei confronti del Cairo, con l’obiettivo di fermare le violenze e far riprendere il processo democratico. Si preannuncia unaltra settimana difficile, dunque, in Egitto dove il bilancio dei morti nel week end è di 38 persone.
Domenica è saltata la grande manifestazione al Cairo, i Fratelli Musulmani hanno cancellato due dei cortei citando preoccupazioni per la sicurezza dei partecipanti.
Ma la precauzione non è servita a scongiurare del tutto nuovi atti di violenza. I militari hanno controllato i documenti a tappeto e hanno arrestato oltre 1000 sostenitori dell’ex presidente Mohamed Morsi.
A poco sono valsi i tentativi di mediazione con l’esercito, nel tentativo di creare una ponte per fare uscire illesi gli uomini, un centinaio di irriducibili non sono arrivati a un compromesso e si sono barricati tra le mura della moschea. Lo sgombero ha sfiorato ancora una volta la carneficina.