IL CAIRO. Scaduto l’ultimatum alle 13, è iniziato subito dopo l’assalto di militari e poliziotti alla moschea al-Fath al Cairo, dove circa un centinaio di irriducibili non intendeva uscire, ultima frangia del migliaio di sostenitori del deposto presidente Mohamed Morsi che venerdì si erano asserragliati.
In mattinata le trattative tra militari e Fratelli musulmani avevano fatto uscire pacificamente la gran parte di chi si era chiuso nel luogo di culto, tra i quali una decina di donne.
I sostenitori di Morsi avrebbero chiesto di non essere arrestati edi essere protetti dal linciaggio da parte dei rivali politici che hanno circondato la moschea. I Fratelli musulmani hanno lanciato un appello per andare «in aiuto» degli irriducibili.
Centinaia di attivisti si stanno radunando nei pressi delle moschee al-Tawhid e al-Nour per liberare i nostri fratelli nella moschea al-Fath. Al contrario al-Azhar, massima istituzione religiosa sunnita, ha chiesto ai Fratelli musulmani ancora asserragliati nella moschea di collaborare con l’esercito. Intanto il premier egiziano ad interim, Hazem el-Beblawi, ha proposto al governo lo scioglimento dei Fratelli musulmani: l’esecutivo sta ora valutando l’ipotesi.
Non c’è spazio per la riconciliazione con chi ha le mani sporche di sangue, ha dichiarato el-Beblawi, escludendo l’avvio di un confronto con i Fratelli musulmani. Da sabato mattina si sono persi i contatti con la giornalista di Mediaset Gabriella Simoni.
Con la giornalista del Tg4 e di Studio Aperto c’è anche un operatore di un service esterno, Arturo Scotti. Insieme stavano realizzando un reportage nella moschea di al-Fath.
Questa mattina alle 11 con un messaggio, riferisce Mediaset, Simoni ci ha avvisati che si trovava in difficoltà, che era in un momento difficile e che era stata aggredita. Dopo sono stati persi i contatti.
Sempre in mattinata altri due giornalisti stranieri, pare un americano e un britannico, sono stati caricati sui blindati dell’esercito dopo un tentativo di aggressione da parte degli anti-Morsi davanti alla moschea al-Fath.
Venerdì numerose le consultazioni tra i leader europei. Il premierEnrico Letta, dopo una telefonata con il presidente francese François Hollande in una nota ha affermato di ritenere necessaria un’azione urgente dell’Unione europea per far cessare subito ogni violenza.
Intanto laFarnesina, come altri Paesi, ha sconsigliato i viaggi in Egitto e ha invitato i turisti italiani che si trovano in vacanza in località egiziane a non uscire dai resort.