MOSCA. Dopo il Kazakhstan e l’Ucraina, anche la Russia ha chiesto alla Francia l’estradizione di Mukhtar Ablyazov, il dissidente kazako la cui moglie, Alma Shalabayeva, e la figlia sono state espulse in modo brutale dall’Italia nel maggio scorso.
“Abbiamo inviato una richiesta di estradizione al ministero della giustizia francese di questo per così dire ‘imprenditore’ per processarlo con l’accusa di frode, riciclaggio e altri reati”, ha spiegato il viceprocuratore generale russo, Aleksander Zviaghintsev, al quotidiano governativo Rossiskaya Gazeta. L’inchiesta russa ruota intorno alla presunta sottrazione di oltre cinque miliardi di dollari della banca kazaka Bta, di cui Ablyazov era presidente.
Francia e Kazakhstan non hanno un trattato di estradizione, mentre l’estradizione in Russia potrebbe essere ostacolata da motivi procedurali relativi ai tempi di prescrizione. Quindi, secondo l’agenzia Ria Novosti, l’Ucraina resta la possibile prima destinazione per l’ex ministro kazako diventato uno dei più acerrimini nemici del presidente Nursultan Nazarbaev.
Arrestato il 31 luglio vicino a Cannes, Ablyazov è al centro di varie inchieste legate alla banca Bta, oggetto di una presunta frode da 12 miliardi di dollari. La Bta era la più importante banca privata del Kazakhstan, prima di essere nazionalizzata dal governo di Astana nel 2009. Ablyazov era fuggito in Gran Bretagna, dove nel 2011 aveva ottenuto asilo politico.