FERMO. Era uscito lunedì notte, in pedalò, insieme a tre amici, sul lungomare di Fermo, nelle Marche. Una gita rivelatasi fatale per un sedicenne di Amandola, Riccardo Galiè.
Per cause ancora da accertare, il pedalò, a poca distanza dalla riva, si è rovesciato e i quattro ragazzi sono finiti in acqua. Tre di loro sono riusciti a raggiungere la riva nuotando. Nulla da fare, invece, per Riccardo che, nonostante fosse a soli sessanta metri dalla spiaggia, forse per il fatto che non sapeva nuotare, è finito tra gli scogli, morendo annegato. Uno degli amici, un 19enne, ha tentato di aiutarlo, ma è riemerso stremato. Ricoverato in ospedale in stato di ipotermia, il giovane non è in gravi condizioni.
Per diverse ore nessuna traccia del sedicenne, alle cui ricerche hanno partecipato Guardia costiera, vigili del fuoco e Guardia di finanza con un elicottero. Fino al ritrovamento del corpo in mattinata, intorno alle 11, fra le due barriere frangiflutti della costa, circa 700 metri a sud dal luogo in cui il pedalò, privo del tappo di sicurezza, si è ribaltato.
Sullepisodio indagano gli agenti del commissariato di Fermo che hanno raccolto le testimonianze dei superstiti, anch’essi di Amandola. Non è chiaro se il pedalò si sia ribaltato a causa delle onde (nella notte il mare era leggermente mosso e spirava un forte vento, lo stesso che ha investito tutta la costa) o se abbia imbarcato acqua perdendo il tappo di sicurezza. Il magistrato di turno, intanto, dopo aver disposto unispezione cadaverica allobitorio, si è riservato di decidere se ordinare lautopsia sul corpo del ragazzo.