0
AVERSA. Ogni qualvolta l’amministrazione comunale di Aversa pone in essere atti o provvedimenti innovativi e funzionali all’ottimizzazione dei servizi, …
… che l’ente locale fornisce alla cittadinanza, si sente il frastuono della “vecchia ferraglia”, che si ribella ai nuovi metodi di questo esecutivo, attento agli interessi della collettività e lontano da alcune pratiche “individualistiche” e “di parte” perpetrate in passato.
L’ultima vicenda riguarda la decisione dell’amministrazione comunale, suo mio impulso, di potenziare il settore comunicazione del Comune. L’idea, già portata avanti da tanti enti locali d’Italia, è quella di realizzare un periodico multimediale che ha le seguenti finalità: promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita politica, amministrativa e sociale della città; informare i cittadini sull’attività della civica amministrazione; favorire il dibattito civile sui problemi di maggiore rilevanza per la comunità locale; far conoscere le iniziative sociali, culturali, ricreative, sportive e politiche organizzate nella città; divulgare le iniziative e le attività delle associazioni.
Un atto di massima trasparenza, che conferma l’indirizzo adottato dall’amministrazione comunale che presiedo, fin dal suo insediamento. Dato che, come la gran parte dei Comuni d’Italia, non abbiamo le strutture e le competenze in organico necessarie a produrre un giornale comunale, per realizzare il periodico abbiamo previsto un avviso pubblico, in modo da poter affidare il ciclo completo della realizzazione del giornale ad una delle società competenti, che presenteranno la loro offerta.
Si badi bene, la legge ci consentiva di affidare direttamente, con incarico fiduciario, il lavoro ad una società di nostro gradimento, ma abbiamo preferito procedere con avviso per poter scegliere l’azienda che ci fornisce maggiori garanzie. Chiaramente abbiamo posto delle condizioni nel bando, sulla professionalità e sull’esperienza lavorativa del team che assumerà l’incarico, a tutela della massima qualità del prodotto di comunicazione istituzionale. Abbiamo previsto, poi, così come hanno fatto decine di Comuni d’Italia, di affidare la raccolta della pubblicità alla stessa società esterna che realizzerà il periodico. Ciò ci permette di produrre il giornale a costo zero per il Comune.
La società che si aggiudicherà l’incarico si assumerà il rischio aziendale di produrci il periodico senza ricevere soldi pubblici, ma avrà la possibilità di introitare dai proventi della pubblicità inserita nel giornale. Un procedimento adottato, con successo, da moltissimi Comuni, specie nel nord Italia che, senza spendere soldi dei cittadini, riescono a fornire un servizio importante per la comunità, la quale è informata, puntualmente, su tutte le attività dell’amministrazione comunale.
Questo ad Aversa provoca la reazione rabbiosa e sconclusionata di quella che ho definito “vecchia ferraglia”. Si grida allo scandalo per una procedura innovativa, tecnologica e funzionale, che ha come obiettivo quello di rendere il Municipio quella “casa di vetro” da molti auspicata, ma mai realizzata. Evidentemente coloro che parlano di “illegittimità”, di “scandalo”, di “vergogna”, non solo non sono al passo con i tempi, ma sono poco informati sulle procedure adottate da numerosi enti pubblici.
Si tratta di semplici illazioni (ridicola quella che velatamente fa intendere le possibili pressioni del Comune verso gli inserzionisti. L’ente locale stipulerà un contratto a costo zero e la società incaricata dovrà realizzare il periodico anche se non ricavasse alcuna sponsorizzazione), di ovvie strumentalizzazioni politiche di chi, soprattutto in maggioranza, cerca pretesti per attaccare l’amministrazione comunale e di chi ha giustamente perso delle “rendite di posizione” acquisite in passato con metodi, per usare un eufemismo, discutibili.
Questo esecutivo, in ogni caso, non si fa condizionare dalle polemiche strumentali della “vecchia ferraglia” e, così come è successo per altri provvedimenti per qualcuno indigesti, va avanti per la propria strada: quella della legalità e della trasparenza.
Il sindaco Giuseppe Sagliocco