Castello Aragonese, cinquanta stanze per il Giudice di Pace

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Fare il punto sul tribunale di Napoli Nord dopo due settimane di entrata in funzione. Incontro nella mattinata, nella casa comunale normanna, tra il sindaco di Aversa, Giuseppe Sagliocco, ed il presidente del Tribunale Napoli Nord, Rodolfo Daniele, …

… per un confronto su quanto fatto e quanto ancora rimane da fare anche alla luce della decisione da parte del governo centrale di affidare ad Aversa anche la sede dell’ufficio del Giudice di Pace di tutti i comuni che rientrano nel circondario del nuovo tribunale, in precedenza divisi tra ben sei uffici.

Una decisione che costringerà i rappresentanti del ministero di giustizia e gli amministratori aversani a trovare e mettere a disposizione tra le quaranta e le cinquanta stanze, oltre a quelle già previste per il tribunale ospitato in una parte (praticamente la metà) del Castello Aragonese, mentre l’altra metà continua ad ospitare la Scuola di Polizia Penitenziaria che, in questi ultimi giorni, molti vorrebbero trasferita in altri locali a vantaggio dei nuovi uffici giudiziari.

Dopo uno scambio di opinioni in privato, Sagliocco e Daniele si intratterranno con i giornalisti ai quali chiariranno quali saranno i passi futuri in merito alle ulteriori allocazioni e all’organizzazione di quella che sarà, per forza di cose, come dicono i numeri, una vera e propria cittadella che il sindaco ha intenzione di rendere completa con la previsione di istituire, in una parte dell’ormai in dismissione Opg “Saporito”, anche una casa circondariale. Intanto, sulle attuali condizioni operative del nuovo tribunale ci sono pareri contrapposti da parte degli addetti ai lavori, ma confluenti in una certa indulgenza tenuto conto della “giovane età” della sede giudiziaria.

Per Maria Lampitella, penalista aversana: “Si ha la sensazione che manchi qualcosa. Un senso di incompletezza che notano anche le altre categorie degli addetti ai lavori. Capisco, però, che si tratta di un primo step con condizioni che oggi possiamo definire fisiologiche. Una risposta definitiva sulla funzionalità della nuova sede potrà venire non prima di tre o quattro mesi. Diciamo: appuntamento a fine anno, quando i tempi saranno maturi”.

“Si registra qualche disservizio in alcuni reparti, tipo l’Unep, ma credo che si tratti di questo primo periodo. Non a caso ci sono ancora scatoloni contenenti atti di pignoramento ancora imballati, altri ufficiali svolgono solo lavori interni. Insomma, credo che sia questione di tempo”, commenta Antonella Di Ronza, civilista, dopo aver ricordato che le udienze della sezione stralcio sono ancora sospese sino al 30 settembre prossimo.

Tutto positivo, invece, per l’avvocato Rosario Capasso, che è anche capogruppo consiliare di “Noi Aversani”, per il quale, comunque, ci sono ancora margini di miglioramento.

Intanto, Antonio Carboni, portavoce del Comitato per i dottori commercialisti del tribunale di Napoli Nord, evidenzia che “a differenza degli avvocati (per i quali la legge prevede espressamente che presso ciascun Tribunale deve essere costituito un Ordine), per i commercialisti la normativa attribuisce agli Ordini provinciali competenza su tutti i tribunali aventi sede nella provincia, pur contemplando la possibilità di istituire un Ordine territoriale in ciascun circondario di tribunale, qualora vi risiedono o hanno il domicilio professionale almeno duecento tra dottori commercialisti ed esperti contabili professionisti e ne facciano richiesta almeno cinquanta. Nelle more che venga avviato il complesso iter burocratico, che porterà all’istituzione dell’Ordine di Napoli nord, dunque, la categoria non sarà priva di rappresentanza, in quanto l’Ordine della Provincia di Caserta ha piena competenza sul neonato Tribunale. In tal senso, il Consiglio dell’Odcec di Caserta si sta attivando per rappresentare adeguatamente le numerose problematiche che, da un punto di vista operativo, devono trovare una soluzione corretta. Nel frattempo il Comitato promotore per l’istituzione dell’Ordine, ha incominciato a raccogliere le adesioni, ad elaborare analisi e a raccogliere il necessario materiale statistico”.

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