Comitato Don Diana: “Giu’ le mani dalla fattoria Fuori di Zucca”

di Gianfranco Fabozzo

 AVERSA. L’Asl di Caserta ha dato lo sfratto alla cooperativa sociale ‘Un Fiore per la vita’ che gestisce in un’area dell’ex manicomio di Aversa, la ‘Fattoria fuori di zucca’.

Il Comitato don Diana, di cui il cooperativa è socia, ha deciso di non starsene con le mani in mano a guardare. Una difesa forte che non lascerà soli i soci cooperatori che con la loro attività sono riusciti a creare occupazione dando sostanza al percorso di riscatto dell’intero territorio. Saranno messe in campo tutte le iniziative necessarie per evitare che il 31 dicembre la Fattoria sociale sia costretta a lasciare la sede che è riuscita a riqualificare.

“Lo sfratto ordinato dall’Asl risulta assolutamente incomprensibile. – fanno sapere dal comitato – La cooperativa ha sempre pagato e non è certa morosa, così come si vuole lasciar credere e nel tempo si è inoltre, distinta per le sue eccellenti pratiche, per la quali dovrebbe essere sostenuta e non certo ostacolata. La cooperativa non solo paga infatti, un fitto di 1200 euro mensili ma ha riqualificato e restituito alla collettività un bene pubblico che era stato completamente trascurato. E’ sentinella di legalità e ha evitato che l’area nell’ex manicomio diventasse uno dei tanti spazi deserti e dimenticati”.

La cooperativa accoglie ogni anno per i campi estivi giovani del territorio e non, offrendo una valida proposta formativa accogliendo gratuitamente anche i bambini segnalati dagli assistenti sociali dei comuni limitrofi, provenienti da famiglie disagiate. Quest’anno sono stati ospitati ben 18 i ragazzi. La stessa cooperativa nell’anno 2012/2013 ha stabilizzato con contratto indeterminato full-time altre due persone ai sensi dell’articolo 4 della legge 381/91. La cooperativa ha all’attivo 15 dipendenti, quindi occupazione vera per la nostra comunità, oltre che opportunità di sano svago per i nostri figli affidati a professionisti che operano dal 2000. E’ un’oasi di verde nella quale i terreni sono coltivati secondo i sistemi dell’agricoltura biologica. I prodotti delle coltivazioni ecosostenibili sono da quattro anni, parte integrante dell’iniziativa promossa dal Comitato don Diana ‘Facciamo un pacco alla camorra’.

“Una chiara e netta scelta di campo – dicono dal comitato – che parte dal rispetto della terra, dai principi della legalità e dalla promozione sociale del territorio contro ogni forma di illegalità. La Fattoria sociale è stata riconosciuta a livello internazionale e nazionale, così come dimostra la classifica di eccellenza del Ministero dello Sviluppo, nella quale le pratiche della fattoria sono entrate a pieno titolo. E mentre alla Cooperativa viene consegnato un documento di rescissione del contratto di fittola Regione Veneto ha premiato la Fattoria Fuori di zucca come la migliore fattoria sociale d’Italia. Un riconoscimento che i soci della cooperativa hanno ritirato accompagnati dall’assessorato all’agricoltura della regione Campania”.

Buone prassi che non possono essere affondate, per il comitato, che sottolinea: “La Fattoria ‘Fuori di zucca’ va difesa, sostenuta ed accompagnata. Il Comitato Don Diana è e sarà al suo fianco”.

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