AVERSA. Alessandro Gatto, referente cittadino del Wwf del settore inquinamento e rifiuti dellagro aversano, solleva il problema dellutilizzo dellacqua.
Dei rifiuti tossici sversati, ad esempio, nel terreno posto sul retro del campo sportivo di Casal di Principe (solo per prendere in esame uno dei tantissimi siti inquinati dell’agro aversano)si sapeva già da una ventina di anni. Si trattadi quel terreno rimasto incolto per sempre che si nota immediatamente a sinistra del campo sportivo se lo si guarda dalla superstrada “Nola Villa Literno” – ponendosi in direzione Villa Literno. Ma il punto ora è cercare di arginare il problema afferma in una nota trasmessa alla stampa.
Secondo noi del Wwf si deve continua Gatto innanzitutto vietare l’utilizzo dell’acqua di prima falda freatica (ci risultano notizie discordanti circa l’utilizzo di queste acque) e passare all’agricoltura “No Food” in quei siti, come quello suddetto, che sono stati già caratterizzati come inquinatissimi. Ovviamente l’agricoltura “No Food” deve essere pensata in maniera scientifica e si deve realizzare un piano di fattibilità tecnico ed agroeconomico per realizzare le filiere specifiche. Ma i siti inquinati le Istituzioni già li conoscono!.
Non si deve perdere altro tempo incalza. Poi aggiunge Si deve passare subito all’operatività delle bonifiche e alla soluzione del problema. Altro problema inquietante continua lesponente del Wwf è che il nostro sito inquinato, denominato ‘agro aversano e litorale domizio-flegreo’ è stato declassato durante il Governo precedente all’attuale da Sin (sito di interesse nazionale, individuato con la legge numero 426/98)a Sir (sito di interesse regionale), vale a dire che se prima il sito suddetto doveva essere bonificato dal Governo Nazionale ora il sito dovrebbe essere bonificato dalla Regione Campania. Ci chiediamo: si attuerà mai questa bonifica tanto attesa quanto promessa, conclude la nota che lancia un messaggio di allarme subliminale.