Movida, vigili protestano lavorando senza divisa

di Livia Fattore

 AVERSA. Riprende la movida a pieno ritmo dopo la pausa estiva, ma con gli agenti di polizia municipale in agitazione per una serie di motivi.

Già da venerdì sera, in orario di movida, in via Seggio, ad esempio, la stragrande maggioranza dei “caschi bianchi” aversani non indossavano la divisa di ordinanza. Gli agenti, infatti, erano presenti in strada vestiti in borghese e armati di palette. “Oltre ad essere una forma di protesta – hanno sottolineato i rappresentanti sindacali che il giorno prima avevano indetto un’assemblea dove si era discusso soprattutto di sicurezza – è una scelta obbligata. Le forniture di vestiario dovrebbero essere date ogni due anni. Ad Aversa siamo oramai in attesa da otto anni. Molti hanno acquistato i pantaloni a loro spese, ma ora non riusciamo più ad indossare una divisa decente”.

Una forma di protesta “civile” che, però, non intacca il servizio programmato. In strada i vigili continuano ad assicurare la propria presenza anche in presenza di diversi fronti di protesta aperti contro l’amministrazione comunale e la dirigenza per l’organizzazione dell’orario di lavoro. Sia venerdì che sabato (e continueranno anche questa sera) nelle notti di fine settimana la polizia municipale continua a prestare il proprio servizio sino alle 2,30.

Ad aiutarli, per fare in modo che quei pochi agenti non debbano mettersi ai varchi per effettuare i controlli di accesso degli autoveicoli nelle zone a traffici limitato, ci sono gli appartenenti all’Associazione nazionale carabinieri che raggruppa i militari dell’Arma a riposo. Associazione con la quale l’amministrazione comunale ha stipulato un protocollo d’intesa che ha previsto, con la delibera di giunta numero 325 dell’11 settembre scorso, un contributo di ben 25mila euro “per il servizio di supporto e ausilio alla polizia municipale”.

Decisione che ha fatto storcere il naso sia a diversi consiglieri, anche della stessa maggioranza di centro destra, che a buona parte dei vigili urbani, per un diverso utilizzo della somma stanziata. Resta, comunque, il fatto che personale a supporto della polizia municipale è necessario, fosse solo per liberarli dal servizio di stazionamento presso i varchi di accesso alle isole pedonali che vengono istituite nelle serate di fine settimana.

Con il ritorno “a tempo pieno” della movida dopo la pausa estiva, sono ritornati anche tutti i problemi sollevati dai diversi soggetti in campo, residenti nelle zone calde e titolari dei locali cult. L’obiettivo è sempre lo stesso: cercare di far incontrare i diversi interessi e bisogni delle parti in causa. A questo proposito, in occasione di una prossima seduta di Consiglio comunale prevista a giorni, anche se non ancora convocata, si dovrebbe discutere di una mozione presentata da buona parte di quei 10 consiglieri che chiedono maggiore partecipazione, affinché l’amministrazione stipuli un patto con la città.

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