Strisce blu, il tribunale respinge il ricorso della Smart Project

di Antonio Arduino

 AVERSA. Il Tribunale di Napoli, sezione Materia d’Impresa, di recente istituzione, respinge il ricorso presentato dalla Smart Project avverso alla richiesta di pagamento avanzata dall’amministrazione comunale relativamente all’importo garantito che la società gestrice, …

… attraverso una associazione temporanea d’imprese, del servizio di parcheggio a pagamento, le cosiddette “strisce blu”, avrebbe dovuto versare all’ente locale come da contratto.

La somma, fissata in 290mila euro, era stata chiesta dall’amministrazione municipale alla società assicurativa che copriva con polizza fideiussoria l’impegno contrattuale che prevedeva per l’Ente una percentuale dell’incasso effettuato con la vendita dei ticket oltre alla quota minima fissa, da garantire per avere dato in concessione di spazi pubblici per il servizio, quota garantita appunto dalla polizza assicurativa.

Da qui la richiesta avanzata dall’amministrazione, per ottenere quanto dovuto, alla quale la società si era opposta chiedendo a sua volta un risarcimento pari a 2 milioni di euro per il danno arrecatole dalla sospensione del servizio.

La sezione specializzata in materia di impresa del tribunale di Napoli ha respinto la richiesta, confermando la correttezza della tesi del Comune di Aversa, rappresentato dall’avvocato Antonio Lamberti, che ora dovrà essere risarcito dalla assicurazione, incamerando la somma coperta dalla fideiussione pari a 290mila euro.

Ma non basta perché l’ente locale ha vinto anche i contenziosi in atto con la Smart Project, nelle sedi tributarie competenti, relativi al pagamento della Tarsu e della Tosap dovute, ma non pagate, dalla società gestrice del servizio di sosta a pagamento per gli anni rispettivamente 2009-2012 e 2009-2011 per un importo complessivo di circa 320mila euro per la Tarsu e di 1 milione780mila euro per la Tosap.

“Naturalmente, come era suo diritto, la Smart Project ha già presentato ricorso alla sentenza di primo grado ma – commenta Giuseppe Nerone (nella foto), rappresentante legale dell’ente locale – la documentazione in nostro possesso è inoppugnabile e siamo certi che la sentenza verrà confermata”.

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