Vestiario vigili urbani, nessun annullamento della gara

di Nicola Rosselli

 AVERSA. “Macchina del fango” in azione sulla vicenda dell’appalto per le divise degli agenti di polizia municipale, dove voci artatamente amplificate porterebbero ad indicare come capro espiatorio il comandante dei caschi bianchi aversani Stefano Guarino.

Tutte le eccezioni lette in questi giorni, compresa la notizia della revoca della gara di appalto, sembrano essere assolutamente prive di fondamento. Per giungere a questa conclusione è bastato uno sguardo al sito internet del Comune di Aversa e alle cosiddette “carte” relative al procedimento.

Iniziamo con il confermare che l’organico attuale della Polizia Municipale di Aversa è di 68 operatori e che le divise oggetto della fornitura sono per 65 operatori (vedi pagina 15 del capitolato), proprio perché è stata prevista la riduzione di 3 unità per pensionamento.

E anche se ciò non fosse stato previsto, l’articolo 2 del capitolato, al comma 2, prevede letteralmente: “I quantitativi da fornire possono essere aumentati o ridotti del 20% rispetto all’importo complessivo da parte dell’Ente appaltante, ferme restando le condizioni di aggiudicazione, senza che la ditta aggiudicataria possa sollevare eccezioni e/o pretendere indennità di sorta né chiedere la risoluzione del contratto. Variazioni di entità superiori potranno essere concordate tra le parti.

Questa previsione del capitolato consente la riduzione fino a 13 unità di divise previste nel citato capitolato. Si aggiunga che, al momento di redigere questo articolo, non risulta adottato l’annullamento citato da diversi organi di stampa. Annullamento che, in astratto, dovrebbe essere di competenza dell’ufficio che ha adottato l’atto originario.

Gli atti in questione sono ancora pubblicati all’albo pretorio (CLICCA QUI), accessibile a tutti.

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