Napoli, donna segregata e torturata in casa dal marito

di Redazione

 NAPOLI. Una storia raccapricciante, di abusi e squallore quotidiano, quella che arriva da Napoli dove una donna, malata,era costretta dal “marito-padrone” a non uscire più di casa e vivere in spaventose condizioni igienico-sanitarie.

Al minimo accenno di reazione veniva torturata con dell’acqua gelata. A porre fine a questa situazione sono stati gli agenti del commissariato di polizia di Scampia, guidati dal primo dirigente Cristiano Tatarelli, che quando sono entrati nell’appartamento in via Roma, in zona Scampia, non hanno creduto ai loro occhi.

In realtà, il marito della donna, G.S., 63 anni, era da tempo osservato dai servizi sociali, allertati da alcune denunce e da segnalazioni presentate da alcuni vicini di casa, insospettiti dalla prolungata assenza della donna e dal cattivo odore che proveniva dall’interno dell’abitazione. Ora l’uomo dovrà rispondere di sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia.

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