WASHINGTON. Il Consiglio di sicurezza deve essere pronto ad agire la prossima settimana”. Il segretario di Stato Usa, John Kerry, torna a parlare della Siria, sottolineando come “il tempo è poco e la comunità internazionale non deve sprecarlo a dibattere di ciò che già sappiamo”.
“La partita sulle armi chimiche- ha proseguito – è reale. E’ una partita importante per noi, per la Siria e per il mondo intero”, anche perché “il rapporto dell’Onu sull’uso di armi chimiche in Siria ha reso le cose ancora più chiare. Ogni punto di quel rapporto conferma come il regime di Assad sia colpevole”.
Le parole di Kerry arrivano poche ore dopo quelle del presidente del regime siriano, Assad, che in unintervista su Fox News aveva detto di essere pronto”a consegnare il nostro arsenale chimico e a distruggerlo entro un anno”.
Il presidente siriano, soddisfatto per l’accordo Usa-Russia raggiunto a Ginevra, aveva dunque ammesso esplicitamente il possesso di sostanze letali da parte del suo Paese, ribadendo poi la tesi che la Siria non sia alle prese con una guerra civile, ma con un attacco di decine di migliaia di estremisti islamici, in maggioranza legati all’ideologia di al Qaeda.