GRICIGNANO. Abbiamo preferito attendere 24 ore prima di riportare la notizia anche perché, come si suol dire, chi la racconta cotta e chi cruda.
Sta di fatto che, a prescindere dalle responsabilità e dallesatta dinamica, ancora da accertare e sulle quali, molto probabilmente, si determinerà lennesima querelle giudiziaria, condita dalle strumentalizzazioni dei vari ultras in buona e cattiva fede, lepisodio di domenica mattina in piazza Municipio sarà al centro del dibattito politico dei prossimi giorni, non risparmiando sicuramente la seduta del Consiglio comunale di questa sera, in programma alle 18.30.
Parliamo della presunta aggressione che il sindaco Andrea Moretti avrebbe compiuto ai danni dellimprenditore Ersino Di Foggia, fondatore del circolo Settimo Miglio, apertamente schierato allopposizione dellamministrazione guidata dal medico gricignanese.
Ripetiamo, le versioni sono differenti, quindi sta alle autorità far luce. Sul prologo non ci sarebbero dubbi. Di Foggia era seduto ad uno dei tavolini del bar Cambrinus con altre persone. In quel momento passavano Moretti e il vicesindaco, Andrea Aquilante, diretti alledicola per comprare i giornali, e Di Foggia proferiva qualcosa al loro indirizzo: Che pariglia!, o qualcosa del genere, anche se Moretti riferisce di parole molto più ingiuriose.
Il sindaco lasciava Aquilante e si avvicinava a Di Foggia. E qui, come dicevamo allinizio, la dinamica è incerta a seconda delle fonti. Stando alla versione di Di Foggia, o da qualcuno vicino a lui, Moretti lo avrebbe preso per il collo, minacciandolo e facendolo cadere dalla sedia. Addirittura qualcuno dice che il sindaco lo abbia sollevato dalla sedia prima che rovinasse a terra. Un particolare, questo, decisamente poco credibile, visto il divario fisico tra il piccoletto Moretti e il corpulento Di Foggia, a meno che il primo cittadino non nasconda, sotto le sue sobrie vestigia, la forza sovrumana di qualche supereroe dei fumetti Marvel. Ad ogni modo Di Foggia si è recato prima in ospedale per le cure e poi dai carabinieri per sporgere denuncia.
Moretti, invece, parla di sceneggiata. Non ho minacciato né picchiato nessuno, premette il sindaco, che spiega: Stavo andando in edicola e, passando vicino ai tavolini del bar, ho sentito Di Foggia che pronunciava frasi ingiuriose e offensive al mio indirizzo. Mi sono avvicinato e gli ho chiesto se ce lavesse con me e, in tal caso, di non usare più quei toni nei miei confronti. Lui, a quel punto, è caduto dalla sedia e ha messo in scena una falsa aggressione. Cerano dei testimoni che potranno riferire la verità dei fatti.
I gricignanesi conoscono Moretti come una persona mite, di poche parole, che mai si è messa in luce per episodi ai limiti della guapparia mariomerolesca. Anche Di Foggia,potrà avere l’indole della sottile ironia, ma da qui alla pubblica diffamazione ce ne vuole.
Ecco perché molti non sanno a quale versione credere e sperano, ironizzando, che la verità stia nel mezzo, ossia che Di Foggia si sia limitato ad una semplice battutina, forse indirettamente rivolta al sindaco, che Moretti gli abbia detto, più o meno, …ma come ti permetti? e che la colpa di tutto sia stata della sedia ingottata che si è rotta creando il frainteso. Lappello, dunque, al nostro amico barista Antonio (ora lui dirà ‘…che mi mettete in mezzo a fare?…’) di porre in essere verifiche tecniche al suo parco sedie.