Letta: “L’Italia può farcela se riparte dal Sud”

di Mena Grimaldi

 ROMA. Diritto alla studio, lotta alla disoccupazione, la questione Meridionale che non è mai stata risolta.

Sono queste le priorità del governo espresse dal premier Enrico Letta durante il suo intervento all’inaugurazione della Fiera del Levante.

Ancora a proposito del Mezzogiorno, ma più in generale anche del Paese, il premier ha detto che “l’unica strada per uscire dall’impasse è quella di togliere la testa da sotto la sabbia, liberarci dalla sindrome dello struzzo: ce la possiamo fare, oggi più che mai, a patto che usciamo dagli alibi e che la colpa è sempre di altri”.

L’Italia è in bilico e ho preferito fare un ragionamento con spigoli e asprezze”, ma penso che “per farcela si debba partire dal Sud”, perché “pensare che l’Italia si salvi a scapito del Sud è una strategia che combatto con tutte le mie forze”.

Letta ha inoltre manifestato ottimismo, mostrando il pollice all’insù ai giornalisti che gli chiedevano se il governo reggerà.

Ha poi affrontato il nodo Ilva dicendo che “lunedì mattina avremo riunione per cercare una soluzione in linea con quanto fatto”, perché “il commissariamento ha evitato che quello che e’ successo mettesse in ginocchio Taranto”.

Letta ha poi definito “kafkiana” la vicenda dell’acciaieria di Taranto e ribadito l’intenzione di salvaguardare la “salute delle persone e la tutela dei lavoratori”. E ha poi lasciato la Fiera del Levante senza rispondere alle domande dei cronisti, appena conclusa la cerimonia di inaugurazione della 77/ma edizione della Campionaria.

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